Aggiornato al 12/05/2025 - 07:17
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“Elettra” in Lingua dei Segni: il Teatro Greco di Siracusa si fa inclusivo

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Al debutto della tragedia di Sofocle, l’emozione del teatro accessibile grazie alla traduzione in LIS per gli ospiti sordi delle giornate sull’accessibilità museale

Un’emozione intensa e nuova ha vibrato tra le antiche pietre del Teatro Greco di Siracusa con il debutto dell’Elettra di Sofocle, diretta magistralmente da Roberto Andò. Un appuntamento che ha inaugurato la stagione delle rappresentazioni classiche e ha segnato un importante passo avanti nel cammino verso un’esperienza culturale pienamente accessibile.

In occasione delle giornate studio sull’accessibilità museale tenutesi a Siracusa, e grazie alla sinergia tra il Direttore del Parco Archeologico della Neapolis, la Fondazione INDA e l’associazione “Sicilia Turismo per Tutti”, gli ospiti sordi hanno potuto assistere allo spettacolo con traduzione simultanea in Lingua dei Segni Italiana (LIS).

Protagonisti di questa straordinaria esperienza accessibile sono stati gli interpreti / performer LIS, Sonia Muccio, Evelyn Di Falco e Valerio Licitra, che con la loro capacità comunicativa hanno offerto un valore aggiunto unico alla messa in scena. I loro gesti fluidi ed espressivi hanno trasformato le parole dell’antica tragedia in immagini vibranti, capaci di restituire tutta l’intensità emotiva e la profondità del testo sofocleo. Un’autentica magia che ha permesso anche a chi non sente di vivere appieno la forza e la bellezza del teatro greco.

L’iniziativa non è un evento isolato, ma il frutto di un percorso iniziato nel 2012, grazie alla collaborazione tra la Fondazione INDA, l’associazione Amici dell’Inda, l’Ente Sordi di Siracusa e Sicilia Turismo per Tutti. Questa sinergia virtuosa ha fatto del Teatro Greco di Siracusa il primo esempio al mondo di teatro di pietra accessibile a tutti.

Un modello di inclusione culturale che dimostra come la volontà e la cooperazione tra istituzioni e associazioni possano trasformare un sito simbolo della cultura in uno spazio aperto e condiviso, dove ogni spettatore, senza distinzione, può apprezzare la bellezza del teatro classico.

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