Siracusa, “Civico 4”: la città 91esima su 109 come “smart city”. Mangiafico: “Non è stato rispettato il codice dell’Amministrazione digitale. Scaduta la commessa dell’archiviazione digitale, 12 lavoratori a casa”
“Si tratta di un’ennesima bocciatura, – dichiara Michele Mangiafico, leader del movimento “Civico 4” – che questa volta giudica la mancata capacità di riprogettarsi e riqualificare gli spazi residenziali e di lavoro, il fallimento delle politiche di sostenibilità e di mobilità, l’assenza di innovazione tecnologica nella pubblica amministrazione locale e di un progetto per il miglioramento delle competenze digitali della comunità nel suo insieme”.
Il movimento accusa l’Amministrazione di non aver rispettato norme ben precise: “Ci riferiamo – continua Mangiafico – al codice dell’Amministrazione digitale istituito in Italia con decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, che rappresenta il punto di riferimento di una classe dirigente che voglia guidare un Comune aperto e innovativo, improntato alla totale trasparenza e alla centralità delle tecnologie per promuovere i diritti di cittadinanza digitale.”
“La figura del responsabile della transizione digitale è stata individuata con enorme ritardo, – accusa Mangiafico – attraverso una unità di progetto specifica, da appena un mese, mentre non ci risulta la nomina del “data protection officer”, che sovrintende al rispetto delle normative sulla privacy. I dati sulle risorse umane effettivamente impiegate per il raggiungimento degli obiettivi del Piano Triennale appaiono poco aderenti alla realtà.”
Ma non finisce qua. Nell’accusata inerzia dell’Amministrazione da parte del movimento, il leader cita altri casi: “la mancata iniziativa per l’affermazione del diritto di accesso ad Internet per l’intera comunità, con la grave esperienza della didattica a distanza in una città dove l’Amministrazione non è intervenuta per alleggerire il peso sulle spalle delle famiglie più povere e prive di mezzi tecnologici; nessuna iniziativa sull’utilizzo degli “open data”, col paradosso di una classe dirigente tesa a “sparare” numeri e percentuali sulle buche in città a fronte di città dove le buche vengono direttamente segnalate agli uffici preposti alla manutenzione dai sensori applicati sulle strade.”
Civico 4, che sta lavorando alle prossime elezioni amministrative, spiega che punterà a garantire processi di “trasparenza tramite l’attuazione di normative in materia di Open Data, per un corretto riutilizzo dei dati pubblici nel rispetto della normativa in materia di protezione dei dati personali, diritto d’autore, diritti di proprietà intellettuale, industriale. Rimuovendo così gli ostacoli che impediscono la piena accessibilità ai dati pubblici ed assicurando un trattamento paritario a tutti gli utenti, per consentire un uso non discriminatorio ed effettivo dei dataset disponibili, mediante licenze gratuite, salvo specifiche eccezioni individuate e motivate, al fine di realizzare un patrimonio informativo generale, pubblico e disponibile, in formato aperto, promuovendo metodologie tecniche che permettano di favorire l’apertura effettiva dei dati pubblici.”
“Risulta per noi, – precisa Mangiafico – indispensabile pianificare e predisporre iniziative programmatiche dirette a realizzare un concreto progetto di amministrazione digitale e di alfabetizzazione digitale, adottando efficaci procedure atte a favorire la partecipazione all’azione politica e amministrativa tramite la Rete Internet e favorire la crescita della cultura digitale con particolare riguardo alle categorie a rischio di esclusione. Sarebbe poi opportuno organizzare attività di sensibilizzazione all’uso consapevole di internet, social media e pericoli digitali (magari per fasce d’età) per formare cittadini più consapevoli.”
“Nessuna amministrazione – conclude Mangiafico – deve sottovalutare l’importanza della cultura digitale al suo interno: infatti ottimizzazione, semplificazione, trasparenza e digitalizzazione saranno le parole chiavi che guideranno il nostro asset imminente e futuro.”
A questa vicenda si lega anche un’altra questione occupazionale. “Lo scorso 30 giugno – tuona Civico 4 – è scaduta al Comune di Siracusa la commessa relativa all’archiviazione digitale con 12 lavoratori in sit-in a Palazzo Vermexio. Civico4 ha espresso la propria solidarietà ai lavoratori. Ma resta il fatto che l’indolenza e l’indifferenza per la tipologia di servizio rappresentano l’ennesima dimostrazione di un’Amministrazione comunale, fortunatamente uscente, lontana e disinteressata alle politiche per l’innovazione nella nostra città.”