Aggiornato al 13/06/2025 - 12:33
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dal 4 al 6 luglio

“Iliade” di Peparini dal 4 al 6 luglio al Teatro Greco: “La libertà resta veramente un’utopia”

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Cast d’eccellenza con Sartori e Marchioni per l’evento speciale INDA. Morosi: “Un Omero all’avanguardia per i nostri tempi”

SIRACUSA – Il Teatro Greco di Siracusa si prepara a ospitare uno degli eventi più attesi della stagione INDA 2025: “Iliade” di Giuliano Peparini, in scena dal 4 al 6 luglio per tre serate che promettono di ridefinire i confini tra danza, musica, poesia e teatro. Si è tenuto ieri “L’incontro con i protagonisti” presso l’Ortea Palace Hotel, dove il regista – coreografo ha incontrato il pubblico insieme al consigliere delegato dell’Inda, Marina Valensise e al drammaturgo Francesco Morosi.

L’evento speciale vedrà protagonisti Giuseppe Sartori, Vinicio Marchioni, Giulia Fiume, Gianluca Merolli, Danilo Nigrelli, Jacopo Sarotti, affiancati dai performer della Peparini Academy e dagli allievi dell’Accademia del Dramma Antico, in quello che si preannuncia come “un grande racconto epico, in uno spazio sacro, per tre serate indimenticabili“.

Valensise: “Una bella sorpresa” per il pubblico

Il congliere delegato Marina Valensise ha presentato, ai nostri microfoni, l’evento con entusiasmo: “A partire dal 4 luglio per tre serate avremo il nuovo spettacolo di musica, danza e poesia ideato da Giuliano Peparini uno spettacolo ispirato all’Iliade con i versi dell’Iliade selezionati e tradotti da Francesco Morosi che sarà una bella sorpresa“.

L’inserimento nell’offerta INDA conferma la vocazione sperimentale del Teatro Greco, sempre più laboratorio di contaminazioni artistiche che rispettano la tradizione classica innovandone i linguaggi espressivi.

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Peparini: “Detenuti al posto dei guerrieri”

Il coreografo e regista ha illustrato la sua visione rivoluzionaria dell’epica omerica: “Anche questa volta cerco di restare su questo trittico e quindi di portare una lettura diciamo più personale dell’opera, anche colorata da molta danza, da molta musica direi anche più dell’ultima Odissea di Ulisse“.

La trasposizione è radicale e contemporanea: “Qui si parla di molte guerre quindi è difficile in questo momento parlare di guerre perché ne parliamo tanto tutti i giorni però sicuramente la guerra ci fa riflettere e ci apre ancora di più a altri sentimenti che noi cerchiamo di tenerci stretti“.

L’innovazione più audace riguarda l’ambientazione: “Non ci saranno guerrieri invincibili ma detenuti esattamente si svolge all’interno di una prigione dove tutti sono criminali dove tutti uccidono, dove tutti hanno ucciso e dove tutti sognano la libertà ma come nell’Iliade la libertà resta veramente un’utopia“.

Questa scelta  trasforma il campo di battaglia troiano in una metafora carceraria, dove la prigionia fisica diventa simbolo della condizione umana universale, intrappolata tra violenza e anelito di redenzione.

Francesco Morosi: L’Iliade “Sottovalutata” nella cultura italiana

Il drammaturgo Francesco Morosi, responsabile della selezione e traduzione dei versi omerici, rivendica l’attualità del testo antico: “L’Iliade è un testo sottovalutato nella nostra cultura lo pensiamo molto lontano nel tempo, remoto, prodotto di una civiltà che ormai è scomparsa ma ci dimentichiamo che ha dei personaggi, Achille, Elena, Ettore, Andromaca, Patroclo che sono vivissimi, che provano delle emozioni intense e del tutto contemporanee“.

“Un Omero all’avanguardia”

L’approccio filologico di Morosi si rivela sorprendentemente moderno: “L’Iliade è un testo per niente polveroso ma anzi molto contemporaneo molto eloquente per un pubblico odierno e quindi per me non è stato per niente difficile produrre questo testo ho scelto le parti che mi sembravano più belle al me lettore e le ho semplicemente tradotte vedrete che l’effetto è sorprendente un Omero che è all’avanguardia per i nostri tempi“.

La collaborazione con Peparini: “Un circo rutilante”

Morosi descrive con entusiasmo l’esperienza creativa: “Molto divertente lavorare con Giuliano è come entrare per un periodo in un circo rutilante pieno di emozioni che non si ferma mai ha decine di persone, di artisti tutti validissimi che lavorano con lui a dei ritmi pazzeschi“.

L’ammirazione per il metodo Peparini è evidente: “La sua visione, la sua capacità di immaginazione è uno stimolo per tutte le persone che lavorano per lui e persino per un grecista noioso come me“.

Danza, musica e poesia: un linguaggio totale

L’“Iliade” di Peparini si configura come evento multidisciplinare che fonde danza contemporanea, composizioni musicali originali e potenza poetica del testo omerico in un linguaggio scenico totale. La presenza dei performer della Peparini Academy garantirà l’eccellenza tecnica della componente coreografica, mentre il coinvolgimento degli allievi dell’Accademia del Dramma Antico assicurerà la continuità formativa che caratterizza l’INDA.

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