Il decreto firmato dal presidente Renato Schifani recepisce il parere del Consiglio di giustizia amministrativa, confermando il Piano regionale di gestione dei rifiuti
Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha firmato il decreto che respinge il ricorso cautelare presentato dal Partito Democratico contro il Piano regionale di gestione dei rifiuti, che prevede la realizzazione di due termovalorizzatori sull’isola.
La decisione del governatore è stata presa in seguito al parere obbligatorio e vincolante del Consiglio di giustizia amministrativa (CGA), che si è pronunciato il 16 gennaio per il rigetto del ricorso durante una seduta delle Sezioni riunite, presieduta da Gabriele Carlotti.
Le motivazioni del rigetto
I giudici amministrativi hanno dichiarato il ricorso del PD inammissibile per due motivi principali:
- Difetto di legittimazione attiva: il partito non ha dimostrato di possedere i requisiti richiesti dalla giurisprudenza amministrativa per agire in giudizio in quanto portatore di interessi collettivi.
- Difetto d’interesse: il parere impugnato dal PD ha natura di atto endoprocedimentale e, pertanto, non può essere oggetto di ricorso.
Un passo avanti per il Piano regionale
Il decreto conferma il parere favorevole espresso dalla Commissione tecnica specialistica sul procedimento di valutazione ambientale strategica e sul procedimento di valutazione di incidenza ambientale (Vinca), rilasciato per l’aggiornamento del Piano regionale.
I due termovalorizzatori, previsti dal piano, mirano a modernizzare la gestione dei rifiuti in Sicilia, affrontando una delle principali sfide ambientali della regione.
Reazioni e sviluppi
La decisione rappresenta un importante passo avanti per l’attuazione del Piano, nonostante le forti critiche dell’opposizione. Restano ora da seguire i prossimi sviluppi sul fronte operativo e sul dibattito pubblico.
