Enzo Arrigo protesta contro la decisione del Comune di Noto: “Danno oltre la beffa in un territorio dimenticato dalle istituzioni”
La terra di mezzo è una fazzoletto intriso di polemiche. L’ultima, le strisce blu. Stamattina una squadra di operai del comune di Noto, a cui spetta la gestione territoriale dell’angolo conteso a cavallo del borgo marinaro di Marzamemi, è arrivata ed ha cominciato a disegnare le strisce blu lungo il viale della Spinazza, la strada al confine tra i due territori in cui, fino a lunedì, sarà possibile parcheggiare gratis. E dal primo luglio la sosta sarà a pagamento, regolata in base alle disposizioni che vigono nel comune netino.
La polemica non si è fatta attendere. Per Enzo Arrigo, residente e storico sostenitore della rivendicazione territoriale di un angolo di territorio che si trova a 22 chilometri da Noto e a 2 da Pachino, ha parlata di “danno oltre la beffa”.
«In questo posto dimenticato dalle istituzioni – ha dichiarato Arrigo – in cui mancano tutti i servizi, accadrà che dovremo pagare il parcheggio per parcheggiare le autovetture davanti a casa nostra, e lo faremo, ma accadrà di più: aumenterà la sosta selvaggia sui marciapiedi e nei luoghi più impensabili».
Arrigo ha raccontato che gli operai sono stati costretti a lavorare tra i cespugli, poichè «le strisce le hanno messe con celerità – ha precisato – mentre di curare il verde pubblico manco per idea. Eppure, l’assessore Latino a marzo ci aveva promesso una serie di interventi».
La polemica comprende anche la gestione dei rifiuti. «Aspettiamo anche l’installazione dei cestini in spiaggia – ha aggiunto Arrigo – che ancora mancano. Così i turisti che raggiungo le nostre splendide spiagge, abbandonano i rifiuti in giro. Non si può continuare così».