Il sindaco frena le operazioni di riassetto dell’esecutivo nonostante le pressioni dei partiti alleati
Al palazzo municipale, ieri sera, si è palesato Ferdinando Messina, ex consigliere comunale siracusano, candidato sindaco del capoluogo e dato per uno dei prossimi componenti dell’esecutivo pachinese guidato dal sindaco, Giuseppe Gambuzza. Ma lo stesso primo cittadino ha deciso di allentare la tensione e fermare ogni operazione.
Troppe polemiche e incomprensioni, allora niente rimpasto. «E se mi fate arrabbiare – avrà pensato Peppe Gambuzza – azzero la giunta e faccio una verifica di maggioranza».
Tra le forze politiche a sostengo del sindaco pare non corra buon sangue, in questo momento. Era programmato un rimpasto tecnico, per dare la possibilità a Forza Italia di effettuare un turn over e consentire l’ingresso in giunta di Rinascita, movimento a cui appartiene lo stesso sindaco e che può contare su 3 consiglieri comunali nell’aula di via XXV Luglio. Il pressing è asfissiante, e ognuno chiede conto del proprio risultato durante la campagna elettorale.
Forza Italia si fa forte di 8 consiglieri comunali, 7 eletti e uno transitato (Alessandro Runza). A battere i pugni sul tavolo sono Sebastiano Rosa, il più votato della sua lista e della intera maggioranza, già silurato per lo scranno più alto del consiglio comunale, su cui è seduta Martina Giuliano. Il commissario cittadino dei forzisti, l’ex deputato regionale Pippo Gennuso, spinge anche per un posto in giunta del suo “fedelissimo” Ferdinando Messina.
Senza contare che anche Gaetano Gennuso avrebbe avanzato una proposta di auto candidatura a componente dell’esecutivo. Ma in FI c’è troppo caos, in questo momento, perché nessuno sembra volere togliere il disturbo. Principalmente il vicesindaco, Giuseppe Gurrieri, uno dei maggiori indiziati a fare spazio, assieme a Salvatore Lorefice. La situazione di Rinascita è più lineare: sono la seconda forza in maggioranza e chiederebbero legittimazione in giunta, nonostante lo stesso sindaco sia un esponente delle Cinque frecce. I nomi sono 3: Laura Maccarrone, vicina al movimento, Piero Scala, primo dei non eletti al consiglio comunale nella lista di Rinascita, e Salvatore Blundo, componente dell’aula di via XXV Luglio che sarebbe anche disposto a cedere il proprio posto in consiglio proprio a Scala. «Abbiamo valutato una verifica – ha dichiarato il sindaco Gambuzza – ma allo stato attuale non ci sono le condizioni. Questa squadra sta lavorando bene. Giuste le richieste di Rinascita di entrare nell’esecutivo e di Forza Italia di cambiare, ma arriverà il loro momento. Abbiamo 5 anni e ci sarà per tutti la possibilità di amministrare al mio fianco».