Scadono i termini contrattuali per opere e servizi previsti dall’offerta tecnica sottoscritta da SIAM: il presidente di Lealtà e Condivisione sollecita verifiche al primo cittadino
Scadono tra meno di un mese i tre anni più sei mesi previsti dal contratto del Servizio Idrico stipulato con SIAM il 15 dicembre 2021, e con essi i termini per la realizzazione delle opere e servizi previsti dall’offerta tecnica. In vista di questa scadenza, Carlo Gradenigo, presidente di Lealtà e Condivisione, ha depositato un’interrogazione al Sindaco – che è anche assessore competente – chiedendo conto del rispetto degli obblighi contrattuali da parte della società affidataria.
Gradenigo punta il dito su diverse criticità, a partire dalla “scarsa qualità dell’acqua potabile erogata” e le “continue interruzioni del servizio”, attribuite a “inadeguate dimensioni dei serbatoi”.
L’ex Assessore interroga il Sindaco in merito alla verifica della consegna, entro dicembre 2022, del progetto esecutivo relativo al riuso della condotta ex Cassa del Mezzogiorno e alla captazione delle acque Anapo (Pantalica), interventi che mirerebbero a ridurre la salinità dell’acqua, quintuplicare la capacità di stoccaggio, e recuperare oltre 14 milioni di metri cubi d’acqua oggi dispersi in mare.
Tra gli altri punti sollevati, la richiesta di verifica su:
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Installazione dei 9000 kit di efficientamento idrico negli edifici pubblici;
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Efficacia della campagna informativa di SIAM sul risparmio idrico;
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Qualità e numero degli incontri nelle scuole e degli spot sui media locali;
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Realizzazione dei 5 sportelli distaccati Siam e delle unità mobili per zone disagiate;
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Applicazione degli sconti in tariffa per gli utenti virtuosi;
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Rispetto del ribasso del 20,01% sul preziario regionale per la manutenzione;
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Quantificazione del risparmio derivante dal ribasso del 4,1% sul corrispettivo annuale;
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Esecuzione delle opere infrastrutturali previste dal contratto.
Gradenigo segnala anche lo stato di eutrofizzazione del Porto Grande e chiede se entro i termini sia stato consegnato il progetto per l’eliminazione dei reflui depurati che vi vengono scaricati.
Infine, l’esponente di Lealtà e Condivisione sottolinea come “mancati investimenti per 4,5 milioni di euro in tre anni previsti dal contratto” non siano stati “mai rivendicati dall’Amministrazione né da chi avrebbe il compito di vigilare”.
La nota si conclude con una riflessione: “Guardare ai problemi idrici come sfortunati scherzi del destino significa ignorare che i cittadini il proprio contratto lo onorano, mentre ricevono bollette sempre più salate e servizi scadenti”.