Carlo Gradenigo, Presidente di Lealtà e Condivisione,  solleva dubbi sulla compatibilità dell’installazione con il patrimonio Unesco di Ortigia

Ortigia, il cuore storico di Siracusa e uno dei centri più suggestivi d’Italia, è diventata recentemente oggetto di una controversa installazione: un ledwall pubblicitario da 48 mq. Questo schermo, che si riflette sulle facciate dei palazzi, ha suscitato il disappunto di alcuni cittadini, tra cui Carlo Gradenigo, presidente di Lealtà e Condivisione.

Gradenigo, in una recente dichiarazione, ha sollevato delle preoccupazioni legate alla compatibilità di questa novità con la bellezza storica e l’identità di Ortigia. “A Ortigia in pochi anni si è passati dalla romantica, discreta e calda luce gialla dei lampioni che ne illuminavano gli stretti vicoli, all’accecante riverbero di luci intermittenti di un ledwall da 48mq che si riflettono sulle facciate dei palazzi tutt’intorno”, ha dichiarato.

L’installazione, infatti, ha radicalmente cambiato l’atmosfera di questo sito patrimonio dell’umanità. “Sabato sera, passando il ponte Santa Lucia, più che in un centro storico patrimonio dell’umanità sembra di entrare nel reparto tv di un megastore di elettrodomestici”, ha continuato Gradenigo, criticando la discrepanza tra la tradizione di Ortigia e l’elemento ultramoderno.

Il presidente di Lealtà e Condivisione ha poi posto una domanda fondamentale: “Cosa diventerebbe Ortigia se ad ogni impalcatura e facciata in ristrutturazione applicassimo un megaschermo led da 50mq?”

In conclusione, l’appello di Gradenigo è chiaro: “In attesa che la luna possa tornare a specchiarsi sotto i ponti, speriamo almeno di non veder capeggiare il logo Unesco insieme a quelli di ristoranti e fast food, nella nuova sfavillante Ortigia Square.“