Il 18 ottobre 2025 Idipsi e Associazione Hikikomori Italia, insieme a Siracusa Città Educativa e Comune di Siracusa, hanno promosso un incontro per approfondire il fenomeno del ritiro sociale tra adolescenti e giovani adulti
Il 18 ottobre 2025, presso la sala B dell’Urban Center di Siracusa, si è svolta una tavola rotonda dedicata al fenomeno del ritiro sociale negli adolescenti e nei giovani adulti.
L’iniziativa è stata promossa da Idipsi – Istituto di Psicoterapia Sistemico Integrata e Associazione Hikikomori Italia, in collaborazione con Siracusa Città Educativa e Comune di Siracusa, con l’obiettivo di creare un momento di informazione e confronto su una condizione di disagio giovanile sempre più diffusa.
La giornata, patrocinata dall’Ordine degli Psicologi della Regione Sicilia, ha avuto come intento principale quello di approfondire la conoscenza del fenomeno, analizzandone l’impatto nel territorio siracusano e individuando strumenti utili per il riconoscimento e la gestione dei casi di isolamento sociale.
L’incontro ha rappresentato anche un’occasione per rafforzare la rete di collaborazione tra tutti gli attori coinvolti, dai servizi sociali e sanitari alle scuole, dagli enti del terzo settore ai genitori, senza dimenticare i giovani stessi, protagonisti fondamentali del dialogo.
Tra i contributi, di rilievo la partecipazione del servizio di Neuropsichiatria dell’Asp di Siracusa, dei Servizi sociali, della Consulta giovanile, oltre alla presenza di numerosi studenti dell’Istituto Corbino, che hanno permesso di far dialogare più generazioni e di stimolare riflessioni di alto valore formativo.
Nel corso dei lavori, è emerso come nel dolore dell’isolamento si nascondano spesso solitudine e sensazione di invisibilità, insieme alla difficoltà dei giovani di trovare adulti disponibili all’ascolto. La scuola si conferma un osservatorio privilegiato di questo disagio, dove la sofferenza non sempre è visibile. Per questo motivo, è stata sottolineata l’importanza di offrire momenti di formazione e informazione a insegnanti e genitori, per aiutarli a riconoscere i segnali nascosti del malessere e favorire una comunità educante che sappia accogliere e integrare le differenze.
Dai ragazzi partecipanti è giunta una chiara volontà di farsi ascoltare e partecipare attivamente, ribadendo la necessità di incontrare adulti capaci di dialogo e di valorizzazione delle loro esperienze.
La giornata ha quindi offerto la possibilità di immaginare nuovi spazi di incontro e confronto, nelle scuole, nei luoghi pubblici, nei servizi e nelle piazze, per co-creare una comunità consapevole e corresponsabile del cambiamento.
L’auspicio emerso dalla tavola rotonda è quello di dare continuità progettuale a questo percorso, affinché la rete comunitaria possa contare su servizi pubblici accessibili e su progetti di cura, educazione e genitorialità sostenuti nel tempo.
Il ritiro sociale è stato definito come un sintomo della comunità stessa, espressione di una società della prestazione e dell’individualismo che spesso genera sofferenza in chi non riesce o non vuole aderire a tali dinamiche.
In conclusione, i promotori hanno sottolineato la responsabilità degli adulti nel farsi carico di questo segnale di disagio, immaginando percorsi di sostegno duraturi e condivisi.
Un ringraziamento particolare è stato rivolto al Dott. Gramillano, alla Dott.ssa Bonomo e alla Dott.ssa Buscema del servizio di Neuropsichiatria dell’Asp di Siracusa; alla dirigente scolastica Valentia Grande e alla prof.ssa Paola Burgio; alla referente di Siracusa Città Educativa Rosanna Geraci e alla Dott.ssa Valentina Pupillo del Distretto 48; al presidente della Consulta giovanile del Comune di Siracusa Matteo Di Franca; a Silvia Di Natale per la sua preziosa testimonianza; e alle Dott.sse Elina Valenti e Zoe Grippaldi e Angelo Regalbuto dell’Associazione Hikikomori Italia.