Grande entusiasmo e amministrazione comunale pressoché al gran completo per l’inaugurazione dell’infrastruttura pubblica più chiacchierata degli ultimi anni
Microfono alla mano, il sindaco Francesco Italia ha dato il via questa mattina all’inaugurazione del ponte ciclopedonale che unisce la terra ferma a Ortigia, un’opera che ha animato il dibattito in città per mesi, focalizzandosi in particolare sull’utilità dell’opera, da molti ritenuta non prioritaria.
Più bello o più utile?
Al di là della festa, il ponte fa parte di una strategia di incentivazione per la cosiddetta “mobilità dolce” che, con alti e bassi e non senza polemiche, l’amministrazione Italia ha inteso perseguire in questi anni, cominciando con la diffusione capillare delle piste ciclabili, l’avvio del nuovo servizio di Trasporto Pubblico Locale con la SAIS e in ultimo la riqualificazione dello Sbarcadero, parte nell’immaginario del sindaco di una nuova e lunga passeggiata lato mare verso Ortigia, destinata a concludersi proprio sul ponte inaugurato oggi. Se dunque la bellezza dell’opera può essere opinabile, a seconda dei gusti e dei parametri estetici presi in considerazione, più interessante diventa il giudizio sull’utilità, “reso più solido”, per così dire, da quella indicazione rilasciata a mezzo stampa secondo cui il ponte, in caso di calamità, potrebbe essere utilizzato come via di fuga da Ortigia. L’auspicio, ovviamente, resta quello di non scoprire mai l’effettiva portata di questa definizione.
Ecco l’intervista al primo cittadino: