Aggiornato al 19/06/2021 - 07:33

I deputati del M5S Ficara e Zito contro il mega impianto fotovoltaico 

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“Siamo sorpresi dalla posizione della Regione, che ha dato parere positivo, e certo non abbiamo intenzione di restare a guardare. I territori vanno ascoltati, prima di assumere decisioni calate dall’alto. Proprio per dare un senso alla necessità di ascolto di chi porta ragioni contrarie alla realizzazione in progetto, parteciperemo alla manifestazione “, spiegano i due esponenti pentastellati. “Quanto al caso specifico di Canicattini – aggiunge Stefano Zito – ho presentato nei giorni scorsi una richiesta di accesso agli atti per raccogliere una serie di informazioni ed una visione quanto più chiara possibile”.

Nei giorni scorsi, il M5s ha presentato in Ars un disegno di legge per fermare il “saccheggio” dei terreni agricoli siciliani. “Non possiamo permettere che la Sicilia diventi un immenso campo fotovoltaico a fronte dell’assenza di qualsiasi tipo di regolamentazione”, affermano Ficara e Zito riprendendo la posizione dei deputati regionali del M5S Giampiero Trizzino e Luigi Sunseri.

“Aumentano i progetti pervenuti alla commissione regionale deputata al rilascio delle autorizzazioni (Via-Vas), cosa che comporta un rischio enorme per l’ambiente e per il paesaggio siciliano, oltre che per l’agricoltura. Abbiamo pensato a regole precise per l’installazione di impianti fotovoltaici su terreni agricoli, mettendo, così, fine a una stagione di totale anarchia. Nulla contro il fotovoltaico, anzi. Ma il far west attuale è inaccettabile, specie se si finisce per speculare sulle difficoltà degli agricoltori”.

Il ddl stabilisce che la porzione massima di terreno agrario coltivabile e/o coltivato sulla quale è consentita la realizzazione di impianti fotovoltaici o solari non può essere superiore al 10% della dimensione del lotto e in ogni caso per una superficie totale non superiore ad un ettaro.

Secondo il ricercatore del Cnr Mario Pagliaro, che ha contribuito alla stesura del ddl, “in Sicilia non c’è alcuna ragione di solarizzare i terreni agricoli. Sono già disponibili per questo, censite dalla regione, 511 discariche esauste e 710 fra cave e miniere chiuse. Con i 4 siti di interesse nazionale di Priolo, Milazzo, Gela e Biancavilla, in totale sono pronti ad essere solarizzati quasi 4mila e 200 ettari. Con i pannelli di oggi, che superano i 500 W di potenza, sarebbe possibile quindi triplicare la potenza fotovoltaica attualmente installata in Sicilia senza sottrarre all’agricoltura un solo metro quadro di terreno fertile. Poi, occorre solarizzare l’intero parco edilizio siciliano che con 1 milione e 700mila edifici è secondo solo a quello della Lombardia. In questo modo è possibile coniugare energia pulita e rinnovabile con la tutela del paesaggio e dell’agricoltura, riducendo drasticamente il consumo di petrolio e gas naturale”.

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