Approvata all’unanimità la norma che vieta l’uso di smartphone e tablet ai bambini piccoli e ne limita l’utilizzo in età scolastica. Ora la palla passa a Roma
Con 47 voti favorevoli e nessun contrario, l’Assemblea Regionale Siciliana (Ars) ha approvato in via definitiva la legge Gilistro, un provvedimento che punta a vietare l’uso di smartphone e dispositivi digitali ai bambini sotto i cinque anni e a limitarne fortemente l’utilizzo in età scolare e adolescenziale.
La norma, proposta dal Movimento 5 Stelle e firmata dal deputato-pediatra Carlo Gilistro, rappresenta un segnale chiaro e forte sul problema dell’abuso delle tecnologie digitali da parte dei più piccoli. Adesso il testo dovrà passare al Parlamento nazionale, dove potrebbe diventare legge dello Stato.
Divieto di smartphone ai bambini: cosa prevede la legge
La norma introduce tre livelli di restrizioni sull’utilizzo di dispositivi elettronici:
- Divieto totale di smartphone, tablet e videogame per i bambini fino a 5 anni.
- Utilizzo limitato dai 6 anni in su, sempre sotto la supervisione di un adulto.
- Divieto di utilizzo a scuola durante le ore di lezione per studenti di medie e superiori.
Inoltre, il testo prevede campagne di sensibilizzazione a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dei Ministeri della Salute e dell’Istruzione, per informare insegnanti e genitori sui rischi legati all’abuso della tecnologia in età precoce.
Multe fino a 500 euro per chi viola il divieto
Il provvedimento prevede anche sanzioni per i trasgressori, con multe che vanno da 150 a 500 euro. Tuttavia, Gilistro sottolinea che l’obiettivo principale della legge non è punire, ma far comprendere ai genitori l’importanza di un uso consapevole dei dispositivi digitali.
“Troppo spesso gli smartphone vengono usati come babysitter digitali”, afferma il deputato M5S, sottolineando che un uso eccessivo di schermi in tenera età può avere conseguenze gravi sulla salute dei bambini.
I rischi per i più piccoli: dall’ansia al cyberbullismo
Diversi studi scientifici hanno evidenziato come l’uso eccessivo di dispositivi elettronici nei primi anni di vita possa provocare disturbi dello sviluppo e della sfera emotiva. Tra i principali effetti negativi segnalati dagli esperti:
- Crisi di ansia e panico
- Disturbi del sonno e alterazioni dell’umore
- Ritardo nello sviluppo del linguaggio
- Tendenza all’isolamento sociale
- Maggiore esposizione al cyberbullismo
In alcuni casi estremi, l’abuso delle tecnologie può portare a fenomeni preoccupanti come il ritiro sociale volontario (hikikomori) o addirittura al suicidio nei soggetti più fragili.
Un segnale forte da parte della Sicilia
La legge approvata dall’Ars potrebbe aprire la strada a un dibattito nazionale sul tema, soprattutto alla luce del recente annuncio del Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, che ha dichiarato l’intenzione di vietare l’uso degli smartphone nelle scuole italiane.
“Questo provvedimento vuole essere un grido d’allarme per le famiglie”, conclude Gilistro, ringraziando i deputati di tutti gli schieramenti che hanno sostenuto la legge.
L’ultima parola spetta ora al Parlamento nazionale, che dovrà decidere se estendere il divieto a tutto il territorio italiano.