La Sicilia si prepara a un cambiamento significativo nella gestione dei rifiuti con l’annuncio della costruzione di due termovalorizzatori, progetto che dovrebbe culminare entro il 2026
Articolo a cura di Manfredi Chiaramonte
Il Presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha espresso l’intenzione della giunta regionale di affrontare una delle problematiche più spinose dell’isola: l’esportazione dei rifiuti all’estero, un costo che supera i 100 milioni di euro all’anno.
Le dichiarazioni di Schifani sottolineano la necessità di “trasformare la difficoltà in opportunità”. L’attuale situazione, in cui i rifiuti siciliani vengono inceneriti lontano da casa, non è più sostenibile. I termovalorizzatori, definiti come la “soluzione più avanzata e sostenibile”, promettono di affrontare il problema in modo innovativo e locale.
Gli impianti di ultima generazione che verranno realizzati garantiranno un impatto ambientale pari a zero e la massima sicurezza per i cittadini. Questa strategia non soltanto affronta la questione dello smaltimento, ma offre anche opportunità di lavoro e sviluppo per le comunità locali.
Nei prossimi giorni sarà pubblicato il bando per i progetti di fattibilità, con l’obiettivo di avviare i lavori entro settembre 2026. Schifani ha assicurato che la costruzione dei termovalorizzatori durerà circa diciotto mesi, rappresentando un passo importante verso un futuro più sostenibile per la Sicilia.