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Arte contemporanea

Roma: maxi-murales di 640mq trasforma il cantiere della Metro C a Piazza Venezia

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Sei artisti internazionali trasformeranno il cantiere della metropolitana in una pinacoteca a cielo aperto fino al 2026. Pietro Ruffo firma la prima opera ‘Costellazioni di Roma’

Roma, 16 dicembre 2024 – Piazza Venezia cambia volto e si veste d’arte presentando al mondo una delle più grandi installazioni artistiche a cielo aperto di Roma. Un’opera alta 10 metri, lunga 64 e con una superficie di 640 metri quadrati interamente allestita sui silos industriali del cantiere dove si costruisce la Linea C della metropolitana. È questa la sfida di “Murales. Arte Contemporanea in metro”, il progetto artistico promosso dal consorzio di imprese guidato da Webuild e Vianini Lavori e impegnato nella costruzione della Stazione Venezia della metropolitana, con il patrocinio di Roma Capitale e di concerto con le Soprintendenze competenti.

Nel crocevia culturale più affollato e iconico della capitale, in un’area che concentra il VIVE – Vittoriano e Palazzo Venezia, il Palazzo delle Generali, il Palazzo Bonaparte e poco distanti i Musei Capitolini e i Mercati di Traiano, è stata svelata oggi la prima delle sei installazioni di dimensioni monumentali immaginate e realizzate da artisti di respiro internazionale per il cantiere di Piazza Venezia. Gli artisti sono stati selezionati da un Comitato Scientifico composto dai rappresentanti di alcune tra le principali istituzioni culturali di Roma: la Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea, la Galleria Borghese, il MAXXI, il Palazzo delle Esposizioni.

La prima opera dal titolo “Costellazioni di Roma”, firmata dall’artista Pietro Ruffo, segna l’inizio di un percorso artistico che fino al 2026 trasformerà il cantiere in uno spazio espositivo di arte contemporanea, una vera e propria pinacoteca a cielo aperto, per riflettere sul ruolo trasformativo dei progetti infrastrutturali, anche in vista del Giubileo 2025.

Presenti alla conferenza stampa di lancio del progetto, a Palazzo Colonna, il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri, Renata Cristina Mazzantini, Direttrice della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma e Presidente del Comitato Scientifico del progetto e l’artista Pietro Ruffo, insieme a Pietro Salini, Amministratore Delegato Webuild e Vincenzo Onorato, Amministratore Delegato Vianini Lavori.

“La stazione Venezia – ha commentato Salini – rappresenta una sfida ingegneristica unica, in cui abbiamo voluto creare questo connubio tra arte, tecnica ingegneristica e tecnologia più avanzata. Con Murales si veste di bellezza anche il cantiere, con una collaborazione trasversale tra imprese, istituzioni, esperti del settore e artisti di respiro internazionale. Siamo orgogliosi di assistere alla trasformazione di questa piazza in una piattaforma culturale innovativa, dove l’arte contemporanea diventa linguaggio universale per promuovere un approccio responsabile alla crescita delle città, stimolando una riflessione sui temi della mobilità sostenibile. Il nostro Gruppo ha assunto un impegno sempre più forte verso le comunità in cui opera per la tutela del bello e la valorizzazione del passato che ci è stato tramandato. Il senso di quell’eredità vive proprio nell’equilibrio tra la tecnica e la bellezza, lo stesso equilibrio che Webuild ricerca nelle grandi infrastrutture che realizza nel mondo”.

Elisabetta Benassi, Liliana Moro, Pietro Ruffo, Marinella Senatore, TOILET PAPER e Nico Vascellari sono i sei artisti che trasformeranno il cantiere di Piazza Venezia in una vera e propria occasione di rigenerazione urbana e che sono stati selezionati per la loro capacità di interpretare il contemporaneo e di creare opere site-specific che raccontano le molteplici anime della città.

La prima opera, “Costellazioni di Roma”, unisce terra e cielo in un’unica immagine che avvolge i dieci silos. Attraverso immagini di figure antropomorfe e animali fantastici, ispirati alla cultura classica e rinascimentale, l’opera celebra la capacità della città di intrecciare scienza, arte e slancio verso il domani.

Sostenere arte, bellezza e cultura attraverso le infrastrutture per creare valore condiviso sui territori è al centro dell’Agenda Cultura del Gruppo, il programma che include una serie di eventi e iniziative nel mondo, in collaborazione con partner istituzionali. Tra le iniziative più recenti, il progetto di illuminazione artistica per la riqualificazione della Cripta di Sant’Agnese in Agone a Piazza Navona a Roma, e il progetto “Roma Silenziosa Bellezza”, che ha testimoniato la Roma inedita e deserta del lockdown del 2020 per avviare un dibattito sui temi della città vivibile, della nuova urbanistica e della mobilità urbana in ottica di sostenibilità.

A dare un futuro più green alla Capitale contribuirà proprio la Linea C, che attraverserà Roma, collegando la città da sud-est a nord-ovest e passando per il centro storico. L’esecuzione della linea, lunga 26 chilometri, con 29 stazioni comprese tra Monte Compatri/Pantano e Clodio/Mazzini, procede per tratte funzionali. La tratta al momento in esercizio corre dal capolinea a Monte Compatri fino a San Giovanni, verso il centro, con 19 chilometri di linea, 22 stazioni e 1 deposito officina già funzionanti. Le prossime stazioni collegate saranno Porta Metronia, Colosseo/Fori Imperiali, in pieno centro storico, in consegna a breve, mentre sono in fase di progettazione le restanti fermate. Posta al centro dell’omonima piazza, la stazione Venezia si svilupperà tutta in sotterraneo e si presenterà come una vera e propria “archeostazione”: l’intero primo livello sarà dedicato ad un’area museale e ospiterà i resti archeologici emersi nel corso degli scavi.

Nel settore delle metro, Webuild vanta un track record consolidato. Tra ottobre e novembre, sono state inaugurate la M4 di Milano, 15 chilometri di linea che in pochi minuti collegano il centro con l’aeroporto di Linate, la Metro di Salonicco, la prima linea driverless in Grecia, e la rete metro di Riyadh, dove il Gruppo ha realizzato la Orange line (Linea 3), la linea più lunga dell’intera rete metro della capitale saudita. A queste opere si aggiungono alcune delle più belle Stazioni dell’Arte di Napoli, come Toledo e Università, più volte premiate, e la stazione San Pasquale, inaugurata a luglio, il Cityringen di Copenaghen in Danimarca e il viadotto skytrain della metro di Sydney in Australia. Oltre a Roma, Webuild sta realizzando progetti metro tecnicamente sfidanti anche a Parigi, per il Grand Paris Express, con la Linea 15 Ovest, di recente aggiudicazione, e la Linea 16, in corso di ultimazione, e a Melbourne, in Australia, con il Suburban Rail Loop East, di recente aggiudicazione.

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Webuild è leader globale nella progettazione e realizzazione di grandi infrastrutture complesse, specializzato in opere per mobilità sostenibile, energia idroelettrica, gestione e produzione di acqua ed edifici green. Riconosciuto da diversi anni come prima società al mondo per la realizzazione di infrastrutture nel settore acqua, il Gruppo è tra i principali Top Player internazionali in Australia, Europa e Stati Uniti, con una presenza consolidata in 50 paesi, con oltre 91.000 persone. In quasi 120 anni di ingegneria applicata a oltre 3.200 progetti realizzati, Webuild vanta un track record che include la realizzazione di 14.140km di ferrovie e metro, 82.533km di strade e autostrade, 1.020km di ponti e viadotti, 3.408km di gallerie, 313 dighe e impianti idroelettrici. Tra i progetti più noti l’espansione del Canale di Panama, il Long Beach International Gateway in California, il Terzo Ponte sul Bosforo in Turchia, il viadotto skytrain della linea metropolitana a Nord-Ovest a Sydney, il grattacielo Kingdom Centre a Riad in Arabia Saudita, linee metropolitane a Copenaghen, Parigi, Roma, Milano, Doha e Riad. Tra i progetti in corso, la Nuova Diga Foranea di Genova, la Galleria di Base del Brennero, la Linea C della Metro di Roma, la linea ad alta capacità tra Genova e Milano, tratte ferroviarie sulle direttrici AV Napoli-Bari e AC Palermo-Catania-Messina, il progetto idroelettrico Snowy 2.0 in Australia e il progetto Trojena per NEOM in Arabia Saudita. Al 30 giugno 2024, il Gruppo Webuild ha registrato un backlog complessivo di €65 miliardi e oltre il 90% del backlog construction relativo a progetti legati all’avanzamento degli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite. Al 31 dicembre 2023, il Gruppo ha registrato ricavi totali per €10 miliardi. Soggetta ad attività di direzione e coordinamento da parte di Salini Costruttori S.p.A., Webuild ha sede in Italia ed è quotata presso la Borsa di Milano (WBD; WBD.MI; WBD:IM). Dal 2021, è inclusa nell’indice MIB ESG, dedicato alle blue-chip italiane con le migliori pratiche ESG.

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