Il deputato regionale del PD interviene dopo le polemiche legate all’annullamento del voto online per il congresso cittadino: “Non si può puntare il dito contro i GD”
Il deputato regionale del Partito Democratico, Tiziano Spada, ha espresso in una nota stampa la propria posizione in merito alle dichiarazioni rilasciate alla stampa da Giacomo D’Arrigo, delegato del commissario regionale per i congressi, riguardo all’annullamento del voto online per il congresso cittadino del PD di Siracusa.
“Non si può puntare il dito contro i Giovani Democratici, quando invece si dovrebbe guardare alle proprie responsabilità. Per questo sono in totale disaccordo con quanto affermato dal delegato del commissario regionale per i congressi D’Arrigo. Il tentativo di strumentalizzare i GD rischia di allontanare ulteriormente i ragazzi dalla politica”, ha dichiarato Spada, esprimendo vicinanza e solidarietà a Luca Santoro e Niccolò Monterosso, rispettivamente segretario cittadino e provinciale dei Giovani Democratici di Siracusa.
“Chi dovrebbe vigilare sullo svolgimento del congresso – aggiunge Spada – non può addossare le responsabilità ai Giovani Democratici sul funzionamento della piattaforma di voto. Mi sento di stigmatizzare il comportamento di D’Arrigo e le sue dichiarazioni rilasciate alla stampa. È inaccettabile che da lui siamo pervenuti attacchi nei confronti dei Giovani Democratici, alludendo a possibili brogli causati dagli stessi in occasione dell’elezione del segretario del PD della città di Siracusa. Chi rappresenta il Partito, in ogni sede, deve agire con responsabilità, anche a costo di ammettere i propri errori, se dovessero verificarsi”.
Spada ha inoltre voluto sottolineare il ruolo svolto dai Giovani Democratici di Siracusa all’interno del partito: “Sono stato l’ultimo segretario dei GD eletto democraticamente prima di quello attuale, e da sempre sono stato abituato a confrontarmi con i giovani e i miei coetanei. I Giovani Democratici non vanno attaccati ma difesi, nell’interesse stesso della comunità democratica. I ragazzi che hanno scelto di aderire alla giovanile del Partito e rappresentare i propri coetanei hanno dimostrato di essere osservatori attenti nonché risorse importanti per idee e progetti. Considerarli marginali nel Partito Democratico sarebbe un fallimento non solo per il presente, ma soprattutto per il futuro. Bisognerebbe, invece, aumentare e arricchire il confronto con loro, parlando di temi concreti e sposando le loro proposte. Comprendo la stanchezza espressa dai vertici dei Giovani Democratici – conclude Tiziano Spada – e sono sempre più convinto che il Partito debba finalmente guardare a loro per disegnare una rotta nuova e chiara”.