La vicenda preoccupa anche il mondo della politica oltre a quello sindacale
Un confronto alla presenza del presidente della Regione Sicilia Renato Schifani e dell’assessore alle attività produttive Edmondo Tamajo, tra i rappresentanti di ENI, le sigle sindacali e gli stakeholders principali, per la trattazione delle tematiche inerenti la riqualificazione delle produzioni di polietilene di Ragusa e di cracking di Priolo.
Questa è la richiesta degli onorevoli Ignazio Abbate e Giuseppe Carta. Nell’interrogazione chiedono che nel tavolo si affrontino le ragioni della cessazione delle produzioni e che si discuta della programmazione di un piano industriale strategico. Richieste precise che partono dalla consapevolezza delle ricadute che, un cambiamento come questo, può avere sui lavoratori: “A Priolo 500 persone lavorano per l’ENI e più di 1.000 nelle aziende dell’indotto. – afferma l’on. Giuseppe Carta – Qualora le previsioni contenute nel Piano strategico Eni fossero portate a compimento quale futuro si profila per i lavoratori? Ben venga la riconversione ma solo a patto che la tutela dei lavoratori sia garantita“.