La mancanza di aree di servizio sulle principali autostrade siciliane solleva preoccupazioni per la sicurezza degli utenti. Alessandro De Leo chiede misure urgenti
La carenza di stazioni di servizio sulle principali autostrade siciliane, in particolare sull’A18 Messina-Catania e sull’A20 Messina-Palermo, ha sollevato preoccupazioni per la sicurezza dei viaggiatori. Secondo quanto emerso dalla risposta dell’Assessorato alle Infrastrutture a una interrogazione del deputato Alessandro De Leo (Forza Italia), le autostrade siciliane sono praticamente prive di adeguate aree di rifornimento e ristoro, con una situazione che non sembra destinata a migliorare nel breve periodo.
“Il quadro che emerge dalla documentazione trasmessami delinea una situazione che merita particolare attenzione per le sue potenziali ricadute sulla sicurezza degli utenti e sull’efficienza complessiva del nostro sistema infrastrutturale”, ha dichiarato De Leo, sottolineando la necessità di interventi urgenti. Il deputato ha quindi sollecitato azioni concrete per migliorare la situazione, tra cui la revisione delle condizioni economiche imposte ai concessionari e l’introduzione di incentivi o agevolazioni fiscali per stimolare gli investimenti nelle aree attualmente sprovviste di servizi.
“La presenza di adeguati servizi lungo le nostre autostrade non rappresenta solo un’opportunità commerciale, ma un elemento fondamentale per garantire la sicurezza dei viaggiatori, consentendo le necessarie soste per riposo e rifornimento”, ha aggiunto De Leo. Secondo l’esponente di Forza Italia, il rischio di una riduzione progressiva dell’uso delle infrastrutture autostradali potrebbe compromettere ulteriormente la funzionalità delle stesse, con effetti negativi sull’efficienza e sulla sicurezza complessiva del sistema.
Per quanto riguarda la situazione specifica delle autostrade siciliane, la A18 Messina-Catania e la A20 Messina-Palermo presentano numerose problematiche. Nella A18, delle sei aree di servizio previste, solo tre sono state assegnate, mentre nella A20, su sette aree, solo una è operativa. L’area di Tindari, gravemente danneggiata da un incendio nel luglio 2023, è stata abbandonata dai gestori. L’Assessorato ha anche evidenziato come la scarsità di servizi sia legata alla bassa affluenza nelle tratte, in particolare tra Falcone e Cefalù, che comporta un calo delle entrate per i concessionari.
De Leo ha proposto di esplorare soluzioni innovative, come il partenariato pubblico-privato, e ha chiesto di accelerare i tempi per l’affidamento delle concessioni delle aree di servizio che sono andate deserte o sono state revocate. “In un territorio come il nostro, dove le autostrade costituiscono spesso la principale via di collegamento tra le diverse aree dell’isola, è fondamentale prevenire il rischio di un circolo vizioso”, ha concluso il deputato.