Aggiornato al 05/12/2025 - 17:43
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Recidiva

Farmacie, il Comune ignora la Regione: scatta la diffida. PD: “Rischio commissario e danno erariale”

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L’Assessorato regionale ha dato 60 giorni per la revisione della pianta organica, scaduta l’anno scorso. I Dem: “Ennesimo caso di pessima amministrazione, i costi del commissario graveranno sui cittadini”

Un nuovo caso di inadempienza amministrativa rischia di costare caro alle casse comunali e di portare un altro commissario a Palazzo Vermexio. Il gruppo consiliare del Partito Democratico denuncia quello che definisce un “inescusabile ritardo” dell’amministrazione Italia nel provvedere alla revisione della pianta organica delle farmacie presenti sul territorio comunale.

L’obbligo di revisione andava assolto entro il 31 dicembre dell’anno passato, ma è rimasto lettera morta.

La diffida della Regione: ultimatum di 60 giorni

La situazione è precipitata con una nota ufficiale dell’11 novembre 2025. L’Assessorato Regionale delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica ha diffidato il comune di Siracusa a istruire la pratica e a sottoporre al consiglio comunale la proposta di delibera della nuova pianta organica.

Il termine perentorio è di sessanta giorni. Decorso questo lasso di tempo, l’Assessorato nominerà un commissario con poteri sostitutivi.

PD: “Danno erariale e incapacità politica”

I consiglieri Dem ricordano un precedente inquietante: “Il comune di Siracusa è già stato commissariato dalla Regione Siciliana per la mancata approvazione della pianta organica delle farmacie che andava approvata entro il 31 dicembre 2022. I costi del commissario tuttora in carico costituiscono un debito fuori bilancio che grava sulle tasche dei siracusani”.

La nomina di un nuovo commissario, sottolinea il PD, costituirebbe “un ennesimo caso di pessima amministrazione e originerebbe un grave danno erariale”.

Sul piano politico, l’attacco è frontale: “La nomina di un nuovo commissario significherebbe anche che la maggioranza che attualmente governa la città è incapace di affrontare il tema della dislocazione delle farmacie sul territorio comunale, strettamente connesso a quello dell’assistenza sanitaria e farmaceutica”.

Il sollecito formale

Per scongiurare il peggio, il gruppo del PD ha protocollato un formale sollecito indirizzato al Sindaco, al Presidente del Consiglio Comunale e alla Segretaria Generale.

La richiesta è precisa: procedere immediatamente all’istruttoria, redigere la proposta di delibera e calendarizzare la seduta di consiglio comunale per l’approvazione entro i 60 giorni intimati dalla Regione.

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