Aggiornato al 06/12/2025 - 16:41
serie c

Siracusa, il cuore da leone non basta: con il Foggia finisce 2-2

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La formazione azzurra, a lungo in vantaggio nonostante l’inferiorità numerica, subisce il gol del definitivo pareggio

Il Siracusa si fa raggiungere dal Foggia all’ultimo respiro, in una partita caratterizzata da tanti episodi dubbi su cui ha inciso la revisione a bordo campo, e abbandona la possibilità di tirarsi fuori – almeno momentaneamente – dalla zona salvezza. Turati si affida dall’inizio a Contini per lo squalificato Molina, optando per una prima punta di ruolo rispetto alla soluzione Parigini, schierato largo a sinistra nel 4-3-3 iniziali.

Alla prima occasione utile costruita il Siracusa va in vantaggio. Pacciardi vince un rimpallo e serve Limonelli che imbecca Parigini sul versante destro: tiro-cross dell’ex Torino e tap in facile di Contini che sigla il primo gol stagionale con la maglia azzurra.

Il Foggia, stordito dal gol subito, si presenta in avanti con il passaggio filtrante di Winkelmann per Fossati che, in area di rigore, viene trattenuto da Bonacchi. I pugliesi chiedono la revisione FVS che trasforma la decisione dell’arbitra Gasperotti in calcio di rigore ed espulsione del difensore aretuseo. Dal dischetto Garofalo non sbaglia e fa 1-1.

L’inferiorità numerica non incide sull’atteggiamento del Siracusa, che continua a stazionare nella metà campo avversaria e – poco dopo – ritrova il vantaggio sul cross di Di Paolo che Minelli devia in maniera maldestra e Ba, a due passi dalla porta, spinge dentro per il 2-1. Il gol, inizialmente annullato dalla direttrice di gara per un presunto tocco di Contini e il fuorigioco del senegalese, in un parapiglia che porta alle espulsioni prima di Turati e poi del suo vince Spinelli, viene successivamente convalidato grazie alla revisione con FVS.

Il Foggia ci prova con un cross pericoloso di D’Amico che Farroni smanaccia in angolo e, nel recupero, chiede un rigore per un presunto tocco di mano (su rimpallo) di un giocatore siracusano. Niente penalty per Gasperotti dopo il consulto con FVS.

Il primo squillo nella ripresa è di marca foggiana: Winkelmann pesca D’Amico in area, ma il suo destro a incrociare trova la respinta in angolo di Farroni. Pochi minuti dopo il portiere azzurro fa il miracolo deviando in angolo sul colpo a botta sicura di Winkelmann, che nell’azione successiva ci prova anche con il destro, largo non di molto.

Il Siracusa risponde con il tiro dai 18 metri di Zannini che si perde sul fondo. Complici i guai muscolari di Parigini e Contini, Turati (in tribuna, in panchina Giordano) ridisegna la squadra con gli inserimenti di Valente e Frosali, e a seguire di Gudelevicius, Falla e Frisenna. Il Foggia si rende pericoloso con il colpo di testa del neo entrato Sylla che si perde sul fondo.

Su azione di contropiede Candiano e compagni avrebbero l’occasione per segnare ancora con Frosali, imbeccato da Frisenna e pericoloso con il destro a incrociare che Perucchini disinnesca. Ci prova anche lo stesso Frisenna con il destro sbilenco che non impensierisce la porta foggiana.

Nel recupero, il Foggia si conferma specialista nel fare gol all’ultimo respiro, pareggiando la partita con lo schema da calcio di punizione tra D’Amico e Garofalo che, liberato in area, batte Farroni per il definitivo 2-2. A triplice fischio, rammarico e scoramento tra i calciatori azzurri, capaci di tenere a bada l’avversario per oltre un tempo e beffati quasi a tempo scaduto.

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