Aggiornato al 06/12/2025 - 10:11
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Concorso Vigili urbani a Melilli, il Ministro Zangrillo risponde all’interrogazione di Nicita: “Molteplici anomalie”

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Il Ministro della Pubblica Amministrazione risponde all’interrogazione del senatore Nicita. Voti rettificati “in autotutela” per candidati bocciati e commissioni irregolari: il dossier finisce sui tavoli dei magistrati

“Molteplici anomalie”. È una sentenza politica pesante quella che arriva direttamente da Roma, dal Ministero per la Pubblica Amministrazione, sul caso del concorso per vigili urbani a Melilli.

Il Ministro Paolo Zangrillo ha risposto ufficialmente all’interrogazione a risposta scritta presentata dal senatore Antonio Nicita, scoperchiando un vaso di Pandora fatto di voti rettificati, commissioni incomplete e intrecci con il Comune di Francofonte. La conseguenza è immediata: il Ministero ha trasmesso tutta la documentazione alla Procura della Repubblica di Siracusa e alla Corte dei Conti.

Il caso dei bocciati diventati idonei

L’istruttoria condotta dal Ministero ha evidenziato irregolarità sin dalle prime fasi. La Commissione di concorso, contrariamente a quanto previsto dal bando (che imponeva un minimo di 21/30 in entrambe le prove), ha inserito in graduatoria anche candidati che non avevano raggiunto l’idoneità alla prova orale.

La giustificazione addotta dalla Commissione, citata nella nota ministeriale, parla di una scelta fatta “allo scopo di tutelare il favor partecipationis, e rimettersi ad uno scrutinio algebrico di valutazione della complessiva performance dei candidati”.

L’intreccio con Francofonte e le rettifiche “sospette”

Il caso si complica con le assunzioni. Dopo che Melilli ha assunto i primi 20 idonei, il Comune di Francofonte ha chiesto di attingere alla stessa graduatoria per assumere 6 candidati. Tra questi, però, “risultavano 3 candidati che all’orale non avevano raggiunto il minimo di 21/30”.

Qui scatta l’anomalia più grave rilevata dal Ministero. Il 23 dicembre 2024, il Segretario Comunale di Melilli, con un atto di “rettifica in autotutela di errori materiali”, ha corretto i voti.

Il Ministro scrive nero su bianco: “Da evidenziare che i candidati beneficiari della correzione sono stati i 3 citati candidati assunti dal Comune di Francofonte originariamente non idonei, i quali vedevano, in questo modo, il loro punteggio passare da 20 a 21”.

Un dettaglio non trascurabile, evidenziato da Zangrillo, è che la Commissione d’esame era presieduta dal Vicesegretario generale di Melilli che “rivestiva altresì l’incarico di Comandante del Corpo di Polizia Municipale di Francofonte”.

Commissione irregolare e ripetizione delle prove

L’istruttoria ha fatto emergere anche problemi formali nella composizione della commissione che “in alcune sedute si è riunita, procedendo alla valutazione dei concorrenti, soltanto con due componenti”.

Questo ha portato, nell’aprile 2025, alla ripetizione della prova orale per circa 30 candidati. “Si rileva che sono stati sottoposti ad una nuova prova orale tutti candidati che non avevano raggiunto i 21/30, compresi i candidati ricorrenti; le votazioni sono state confermate identiche nella maggioranza dei casi e, comunque, tutte al di sotto del 21”, si legge nella risposta.

Atti ai magistrati e possibili sanzioni

La conclusione del Ministro Zangrillo è perentoria. “In considerazione delle molteplici anomalie rilevate nell’azione dell’Ente, ha provveduto a trasmettere, rispettivamente, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa e alla Procura regionale della Corte dei Conti Sicilia, per le valutazioni di competenza, la documentazione afferente alla trattazione svolta”.

Il Ministero, inoltre, “si riserva di intervenire nuovamente nei confronti del Comune di Melilli per la verifica di eventuali profili di responsabilità, anche disciplinare, connessi all’operato dei membri della commissione”.

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