Aggiornato al 08/11/2021 - 18:49
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L’analisi di Legambiente dei risultati di Siracusa che emergono da Ecosistema Urbano 2021

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Siracusa risale qualche posizione nella classifica redatta nell’ambito del rapporto Ecosistema Urbano 2021.

Migliora la percentuale di Raccolta Differenziata attraverso il “porta a porta”, ma rimane elevata la produzione di rifiuti prodotta pro-capite, non migliora la qualità dell’aria nonostante il parziale lockdown dello scorso anno, traffico privato in aumento, cresce ancora la dispersione di acqua nella rete idrica.

Questo è il quadro che emerge dal rapporto annuale di Legambiente sulla vivibilità ambientale dei capoluoghi di provincia italiani, realizzato in collaborazione con l’Istituto di Ricerche Ambiente Italia e Sole 24 Ore1 , in cui Siracusa si piazza al 96° posto (nel 2019 era al 103°).

Siracusa non migliora in modo significativo le proprie performance ambientali e i problemi urbani evidenziati negli anni precedenti rimangono irrisolti e riflettono un sostanziale immobilismo nelle politiche improntate alla sostenibilità, seppur con qualche importante segnale di miglioramento cui guardare per il futuro. Il rapporto, com’è noto, è redatto in base ai dati sui diversi parametri ambientali relativi all’anno precedente (2020), inviati dai Comuni.

 

Dunque i risultati del rapporto non tengono conto dell’ulteriore incremento della raccolta differenziata (i dati pubblicati sul sito del Comune, aggiornati allo scorso agosto, riportano il 50,62% di R.D.) né delle due nuove linee di bus realizzate questa estate. Mancano (nel senso che il Comune non li ha trasmessi) i dati sulle Isole Pedonali (mq/ab) e sui Passeggeri Trasporto Pubblico viaggi/ab/anno). Inspiegabilmente non sono stati inviati i dati aggiornati sulle piste ciclabili realizzate lo scorso anno (meq/ab).

 

L’assenza o il mancato aggiornamento di alcuni dati già di per sé non è una buona notizia. Performance per settore Mobilità: Non sono stati aggiornati (come accade ormai da anni) i dati sull’Offerta di Trasporto Pubblico (7,8 km-vettura/ab/anno) e mancano i dati sui passeggeri trasportati annualmente dal trasporto pubblico (viaggi/ab/anno). Molto indicativo è il dato sul tasso di motorizzazione che, con 70 auto ogni 100 abitanti è tra i più alti d’Italia, segno in città in cui ci si continua a muovere quasi esclusivamente con mezzi privati. 1 Il Rapporto tiene conto di 18 indicatori riguardanti sei componenti (aria, acque, rifiuti, mobilità, ambiente urbano ed energia) per stilare una classifica delle performance ambientali delle città: a fronte di un punteggio massimo teorico di 100, la media percentuale totalizzata dai centri urbani nel 2020 rimane ferma al 53,05%, identica a quella della scorsa edizione.

Quest’anno Ecosistema Urbano presenta un’importante novità: sono i contributi di alcuni esperti che costituiscono una rete informale composta da ISPRA, ISS, ISTAT, CNR, Caritas, Oxfam, Terra!, Forum Disuguaglianze e Diversità, Fillea Cgil e che interpreta il tema urbano offrendo il proprio punto di vista, sottolineando le emergenze e individuando le possibili azioni concrete per combattere disagio, povertà, disuguaglianze e criticità ambientali partendo dagli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Onu. Contributi che verranno approfonditi in un appuntamento ad hoc il 13 gennaio 2022. 2 L’avvio delle due nuove linee di collegamento con il centro storico avvenuto questa estate costituisce sicuramente un servizio in più ma copre solo una parte della città e non basta a risolvere la storica inefficienza del servizio di trasporto urbano affidato all’AST.

Un segnale positivo, invece, viene dalla realizzazione di diversi chilometri di corsie e piste ciclabili in città a partire dalla scorsa estate.

Si tratta di un primo passo verso un sistema più ampio di reti di mobilità ciclabile che l’Amministrazione comunale si è impegnata a realizzare anche mediante l’utilizzo delle risorse messe a disposizione da strumenti di programmazione e finanziamento come Agenda Urbana e il Collegato Ambientale. Acqua: Tocca livelli da record la dispersione di acqua potabile in rete (con il 64,5% dell’acqua immessa in rete che viene disperso). Abbiamo una rete idrica “colabrodo”: urge programmare al più presto e realizzare investimenti consistenti. Ancora eccessivi sono i consumi di acqua pro capite (137 l/ab/giorno). Verde Urbano: 8,2 mq di verde per abitante sono un dato allarmante, inferiore persino allo standard urbanistico di 9 mq/ab stabilito più di 50 anni fa, che viene confermato da quello di 8,2 alberi in area pubblica ogni 100 abitanti. L’incremento del verde pubblico non è solo una questione estetica evidentemente ma una necessità per porre rimedio ai danni causati dallo sfrenato consumo di suolo in città degli ultimi anni. Se vi fossero ancora dei dubbi, l’impatto sul nostro territorio degli eventi meteorici estremi che investono ormai il Mediterraneo diventa devastante proprio per effetto dell’uso scriteriato del suolo negli ultimi decenni.

 

È semplicemente grottesco, continuare a scagliarsi contro il Piano Paesaggistico che invece ha posto un freno alla cementificazione dissennata del territorio. Energie rinnovabili: solare termico e fotovoltaico pubblico: Risultano anche molto bassi i dati in materia di energie rinnovabili: la potenza installata [KiloWatt] su edifici comunali ogni 1.000 abitanti [kW/1.000 ab], pari al 0,26. A distanza di anni l’impianto installato sull’istituto scolastico “Costanzo” non è ancora entrato in funzione. Come invertire la rotta Nell’ambito del PNRR si apre una possibilità per invertire la rotta: sono i bandi pubblicati dai ministeri per l’assegnazione di risorse da destinare alla differenziata e alla costruzione di impianti di riciclo, alla nuova mobilità, alla forestazione urbana, al ciclo integrato delle acque2 .

Essenziale sarà la capacità degli uffici tecnici delle città di sottoporre progetti adeguati che rispettino i criteri ambientali stringenti imposti dall’UE, ma anche un loro affiancamento da parte di strutture tecniche pubbliche centrali, per sopperire alla carenza cronica di personale e competenze delle amministrazioni locali. Sarà fondamentale a tal proposito l’affiancamento da parte di strutture tecniche pubbliche centrali per sopperire alla cronica carenza di personale e competenze delle amministrazioni locali. Siracusa è pronta? Occorre che l’amministrazione elabori subito un Piano Urbano di Ripresa e Resilienza che delinei una visione della città sostenibile e si attrezzi con un ufficio speciale per cogliere le opportunità di modernizzare la città attraverso le risorse del PNRR, altrimenti il rischio concreto è che si perda davvero l’ultimo treno per trasformare e renderla più vivibili e adattabile alle necessità dell’ambiente e dei cittadini. Il rapporto Ecosistema Urbano 2021 è scaricabile su www.legambiente.it (contenuti interattivi disponibili su https://ecosistemi.legambiente.it) ed è consultabile anche su https://lab24.ilsole24ore.com/ecosistema-urbano, la piattaforma interattiva del Sole 24 Ore dove è possibile navigare tutte le 18 classifiche, città per città, che 2 Dopo l’approvazione del PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, da parte dell’Europa della scorsa estate sono arrivati i primi 25 miliardi di euro (del totale dei 191,5) da Bruxelles e i ministeri stanno pubblicando i primi bandi per l’assegnazione delle risorse.

È delle scorse settimane ad esempio quello del Ministero della transizione ecologica che stanzia per i Comuni 1,5 miliardi di euro per i progetti di sviluppo della raccolta differenziata e la realizzazione di impianti di riciclo e altri 600 milioni di euro per iniziative “flagship” per le filiere di carta e cartone, plastiche, RAEE e tessili. Ne arriveranno altri. Per il ciclo integrato delle acque sono previsti 600 milioni di euro per la realizzazione di fognature e depuratori e 900 milioni di euro per intervenire sulle reti idriche colabrodo. Sulla mobilità sono state stanziate risorse per nuove linee tranviarie, metropolitane e filobus, per l’installazione delle colonnine di ricarica, per l’acquisto di autobus elettrici, per le ciclabili urbane. Lo stesso vale per le iniziative di forestazione urbana

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