Aggiornato al 18/08/2025 - 12:26
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Battaglia

Palazzolo riapre la partita per la gestione autonoma dell’acqua

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La sentenza del Consiglio di Giustizia Amministrativa riaccende le speranze dell’amministrazione comunale dopo il diniego dell’ATI siracusana

Una battaglia iniziata nel 2020 che oggi segna un punto a favore del Comune di Palazzolo Acreide. Il sindaco Salvo Gallo può finalmente sorridere, poichè dopo la sentenza del Consiglio di Giustizia Amministrativa, l’Assemblea territoriale idrica di Siracusa, con la delibera firmata dal Commissario ad acta, Giorgio Azzarello, ha disposto l’aggiornamento dell’istruttoria sulla richiesta di salvaguardia del servizio idrico integrato presentata dal Comune di Palazzolo Acreide.

Secondo il Cga di Palermo, infatti, che aveva annullato il precedente diniego rilevando un vizio di competenza, il provvedimento avrebbe dovuto essere adottato dal Commissario ad acta e non dal direttore Generale dell’ATI.

Il Commissario ha disposto il riesame della pratica alla luce delle nuove osservazioni e della documentazione presentata dal Comune di Palazzolo, che evidenziano investimenti e interventi significativi per l’efficienza della rete e la tutela delle risorse idriche.

L’obiettivo perseguito dal primo cittadino è chiaro: uscire dalla gestione comune attraverso la clausola di salvaguardia per un servizio idrico in house. Un percorso tentato da tredici comuni della provincia siracusana – Francofonte, Buccheri, Buscemi, Cassaro, Sortino, Palazzolo, Ferla, Canicattini, Carlentini, Avola, Priolo, Melilli e Pachino – come emerso da una ricerca di La Civetta di Minerva – ma riuscito soltanto a Buscemi e Cassaro, che hanno ottenuto il riconoscimento dei requisiti necessari.

Tra la novità presenti nella delibera anche un tavolo tecnico tra ATI Siracusa e Comune di Palazzolo Acreide, finalizzato alla «salvaguardia – ha detto Gallo – Un grande risultato. Le nostre deduzioni al nuovo preavviso di salvaguardia dopo la sentenza del CGA hanno posto fine a un muro inutile e dannoso tra le istituzioni. Si apre finalmente un dialogo costruttivo e collaborativo tra Enti, nel rispetto della Costituzione e della popolazione”.

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