Aggiornato al 17/08/2025 - 13:05
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Etna, salvati a 1.850 metri dal soccorso Alpino cinque escursionisti dispersi per maltempo

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Violenti nubifragi e equipaggiamento inadeguato le cause dei soccorsi

ETNA – Nuovo intervento di ricerca di cinque escursionisti dispersi nell’area a monte del Rifugio Galvarina, sul versante sud ovest dell’Etna, a circa 1.850 metri di quota. Una squadra del servizio regionale Sicilia del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico è intervenuta nel primo pomeriggio di ieri, congiuntamente ai militari della Guardia di Finanza.

I cinque escursionisti di età compresa tra 29 e 34 anni, provenienti dalle provincie di Siracusa e Torino, in fase di discesa verso il Rifugio Galvarina sono stati sorpresi da un violento nubifragio che li ha disorientati facendo perdere il sentiero.

I dispersi sono stati ritrovati, infreddoliti e bagnati, dal personale di soccorso intervenuto, riportati sul sentiero e quindi fino all’ambulanza del 118 per i dovuti controlli sanitari.

I soccorritori hanno evidenziato che gli escursionisti erano privi di abbigliamento adeguato alla quota e alle condizioni meteorologiche dell’Etna, che in questa settimana è giornalmente interessata da imponenti grandinate e nubifragi, che facilmente possono portare anche ad ipotermia.

È di ieri pomeriggio un ulteriore analogo intervento effettuato dal Soccorso Alpino sui Monti Sartorius, dove sono stati recuperati due escursionisti colpiti da una violenta grandinata e che avevano smarrito il sentiero.

Gli episodi evidenziano la pericolosità delle condizioni meteorologiche attuali sull’Etna, dove i violenti temporali estivi possono cogliere di sorpresa gli escursionisti, soprattutto quelli non adeguatamente equipaggiati per affrontare i repentini cambiamenti climatici tipici dell’alta montagna.

Raccomandazioni

Il Soccorso Alpino raccomanda sempre di dotarsi di abbigliamento adeguato, di informarsi sulle condizioni meteorologiche prima di intraprendere escursioni e di comunicare sempre l’itinerario previsto, soprattutto durante periodi di instabilità atmosferica come quello attuale.

Due episodi che fortunatamente si sono conclusi senza gravi conseguenze grazie al tempestivo intervento dei soccorritori, ma che sottolineano l’importanza della preparazione e della prudenza in montagna.

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