Aggiornato al 30/09/2024 - 16:17
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Diamo i voti al G7

Siracusa, ecco “il pagellone” del G7 e dell’Expo Divinazione

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Gli echi di Divinazione Expo 2024 e del G7 Agricoltura a Siracusa non si sono ancora del tutto sopiti, si sente ancora il rumore dei trattori che si allontanano da Ortigia, ma adesso è tempo di dare i voti

La copertura mediatica offerta per l’evento ci ha regalato grandi soddisfazioni ma, nel nostro vivere per le strade praticamente 10 giorni, tornando a casa la sera soltanto per dormire, siamo stati testimoni di numerosi fatti, aneddoti e ed episodi anche comici che adesso, senza il peso degli aggiornamenti continui, possiamo raccontare sotto forma di pagella semiseria.

VOTO 10 – Francesco Lollobrigida (E non c’entra la politica)

Dovendo fare una classifica con voti decrescenti, non si poteva non cominciare dal ministro Lollobrigida, mattatore incontrastato dell’evento ad ogni livello. Senza in alcun modo fare riferimenti politici, assolutamente estranei alla presente classifica, Lollobrigida in questi giorni è diventato un siracusano d’adozione completamente innamorato della città, in giro anche in versione “casual” quando non c’erano eventi istituzionali (cosa che ha sollevato anche numerose critiche), in bicicletta, sempre pronto a fermarsi e a discutere con cittadini e operatori. Disponibile e brillante, a prescindere dal tenore delle sue dichiarazioni ufficiali più o meno discutibili, al “Lollo” gli si possono rimproverare probabilmente tante cose, ma non quella di non aver creduto in questo evento. Menzione d’onore aver considerato finalmente nel G7 Agricoltura anche la Pesca e incluso nella tre giorni anche il dialogo con i Paesi Africani.

VOTO 10 ex aequo – Marco Lupo

Se al ministro è toccata la fase più “manifesta” e pubblica dell’evento, la persona che forse più ha lavorato – sin da tempi non sospetti – dietro ma anche davanti le quinte alla realizzazione di questo evento è Marco Lupo, capo del Dipartimento della Sovranità Alimentare e dell’Ippica al Ministero dell’Agricoltura, Siracusano nel cuore e “deus ex machina” di Divinazione Expo 2024. Il suo impegno e la sua dedizione al lavoro non la conosciamo soltanto adesso, ma è evidente che senza le sue doti organizzative, le cose sarebbero andate molto diversamente.

VOTO 9,5 – Luca Cannata

La “vulgata” sostiene che mentre la mamma sia certa e unica, di papà solitamente ce ne possono essere più d’uno…sicuramente, tra i padri di Expo Divinazione e dell’idea di fare a Siracusa il G7 Agricoltura non può che esserci l’On. Luca Cannata, mister preferenze nel territorio siracusano e astro nascente della politica nazionale, particolarmente apprezzato dentro Fratelli d’Italia. Così come nel 2009 l’allora ministro dell’ambiente Stefania Prestigiacomo fu senza dubbio il più forte sponsor del G8 Ambiente a Siracusa, quest’anno Luca Cannata, ombra del ministro che spesso lo chiamava anche per fare insieme le fotografie, è stato elemento imprescindibile per la realizzazione dell’evento. L’auspicio è che, al di là delle solite diatribe politiche che presto torneranno all’ordine del giorno, il lavoro e l’attenzione verso il nostro territorio rimanga al centro dell’attività della politica ad ogni livello.

VOTO 9 – Aziende ed enti espositori

Quando c’è una fiera o, come in questo caso, un expo avente per tema l’agroalimentare, le migliaia di persone che affluiscono hanno in stragrande maggioranza un obiettivo, ovvero assaggiare e provare ad “arraffare” più leccornie possibili. E da questo punto di vista, con un occhio particolare alla regione Calabria ma non solo, enti ed espositori presenti non hanno deluso, offrendo degustazioni e omaggi a turno e ad ogni ora, quasi fino alla chiusura. Bravi anche gli utenti che riuscivano ad essere sempre al posto giusto nel momento giusto! Menzione d’onore per lo stand Melinda, dal quale molti dei nostri coltivatori dovrebbero apprendere in termini sia di marketing sia logistici. Menzione di (dis)onore per lo stand comune delle regioni del nord Italia, volendo si poteva fare di più.

Voto 8,5 – Forze dell’ordine e sicurezza in generale

Bravissimi, professionali, presenti ovunque ma sempre discreti ed educati con chiunque, le forze dell’Ordine hanno dato il segnale di avere sempre la situazione sotto controllo, trasmettendo un grande senso di sicurezza in qualsiasi circostanza. Un plauso poi ai numerosi stand dedicati ai più piccoli lungo la marina, un momento di approfondimento e cultura del rispetto verso gli altri e verso l’ambiente. Menzione d’onore anche alla Polizia Municipale di Siracusa che, nonostante i noti problemi di organico, è stata ben presente per tutto l’evento svolgendo al meglio il proprio compito.

Voto 8 – Le attività economiche locali

In moltissimi casi, questi giorni di Expo hanno avuto per le attività di Ortigia l’effetto che il “Lucca Comics” ha tra le mura di Lucca, ossia un’esplosione di fatturato tale da garantire poi qualche settimana di vacanza in tranquillità. Certo, ci sono state eccezioni, ma in generale turisti, cittadini e visitatori hanno potuto fare shopping fino a tardi, gustando prelibatezze nei ristoranti e nei bar di Ortigia e della zona Umbertina, senza clamorosi casi di “truffe” ai turisti. Avendo girato molto, abbiamo anche riscontrato un accettabile livello di inglese nel personale ad esempio, ma in generale le facce dei visitatori stranieri erano sempre soddisfatte dopo una granita o un’arancina. Che sia l’occasione finalmente per un aumento generale della qualità dell’offerta?

Voto 7,5 di stima – Il servizio navette e gli autobus SAIS

Doverosa premessa: autobus e Siracusa, fino a qualche mese addietro, era semplicemente un ossimoro. L’idea di vedere capannelli di persone aspettare il 104 per Santa Panagia, il 105 per Santa Lucia o la navetta 111 per Von Platen avrebbe fatto ridere chiunque. Invece, complice un’ottima offerta di abbonamento acquistata anche da chi scrive, in questa settimana gli autobus e le navette messe a disposizione dal comune e dalla Sais hanno sempre viaggiato con persone a bordo e, nel weekend soprattutto, sempre piene. L’esperimento può dunque dirsi riuscito, anche se c’è ancora molto da sistemare, come la comunicazione dei frequenti cambi di fermata – dovuti ad esempio a manifestazioni o eventi particolari – e soprattutto alla questione traffico e corsie preferenziali, il vero tallone d’Achille di chi decide di affidarsi al servizio in città, perché ogni auto in più sulle strade rallenta inevitabilmente bus e navette. Resta comunque da segnalare la gentilezza e l’enorme pazienza dei conducenti SAIS, spesso costretti a spiegare più volte gli stessi concetti e a dare le stesse informazioni.

Voto 7 – Comune di Siracusa

L’amministrazione comunale ha avuto il grande merito di sposare con forza questi eventi, mettendo a disposizione quello che poteva e sacrificando – per poco più di una settimana – la tranquillità dei residenti di Ortigia, con decisioni spesso repentine e dell’ultimo minuto, in tema di parcheggi e mobilità, che però noi abbiamo comunque cercato di comunicare per tempo. Il sindaco Francesco Italia ha presenziato – anche in veste di presidente dell’Inda – a più manifestazioni possibili, ma da oggi in poi avrà il compito di scrollarsi di dosso la nomina – nata da una gaffe di un sottosegretario – di “sindaco di Ortigia”, rimettendo al centro anche le esigenze della restante parte della città.

Voto 6,5 – I trattori

Il fascino delle grandi macchine agricole, così come l’indubbia utilità per il servizio che offrono – ossia sfamarci tutti, non dimentichiamolo – è innegabile, specie nei più piccoli che guardavano a bocca aperta certi “mostri” meccanici al Tempio d’Apollo e in via Minerva. Per qualcuno però, la presenza in questi luoghi “sacri” stonava, soprattutto perché andava a coprire proprio quel patrimonio storico di Siracusa spesso citato anche dal Ministro. Forse (in parte) è vero, ma il sacrifico di pochi giorni rimane comunque accettabile.

Voto 6 – Le cene istituzionali

Raccontano le cronache che nelle cene istituzionali organizzate dal Ministero e dalla Regione Siciliana si sia presentata una tale quantità di cibo da sfamare qualcuno dei Paesi africani invitati, con uno spreco che – considerati i temi del G7 e proprio la presenza dell’Africa – forse si sarebbe potuto un attimo contenere. Capiamo l’entusiasmo del momento e la tradizione siciliana dei pasti abbondanti, ma forse un pizzico di attenzione in più si poteva fare. La sufficienza, comunque, è per la qualità delle cene, si dice eccezionali. 

Voto 5,5 – Gli alberi trapiantati

Esteticamente bellissimi da vedere, in cuor nostro abbiamo un po’ sofferto per i tanti ulivi e agrumi costretti a vivere per 10 giorni in vasi piccoli. Speriamo che presto possano tornare al loro posto, ossia nei campi di origine.

Voto 5 – I siracusani e l’autobus

Torniamo a parlare di autobus e navette, invertendo però il punto di vista. Da questa esperienza si è infatti notato quanta impreparazione (incolpevole, sia chiaro) ci sia tra i cittadini siracusani nel rapporto con i mezzi pubblici. Alle fermate si ignoravano le più elementari regole di quieto vivere, salendo mentre ancora la folla scendeva o ignorando spudoratamente anziani e donne con i passeggini, senza dimenticare assurde domande o richieste, alla Totò e Peppino. Speriamo che il servizio possa essere sempre più utilizzato per colmare questa grave lacuna.

Voto 4,5 – Il trattamento riservato ai media

Utilizziamo il mezzo pubblico per fini un po’ privati, ma sempre nel giusto contesto. Dopo le non veloci procedure di accredito, la stampa e gli operatori si sono in molte occasioni ritrovati impallati da cittadini e fan della premier Meloni (il giorno dell’inaugurazione) o anche da semplici curiosi, impossibilitati a fare al meglio il proprio lavoro. Comunicazioni non sempre in orario, tempi in generale strettissimi, difficoltà a fare le domande…insomma, qualcosa da rivedere c’è.

Voto 4 – La qualità delle proteste Anti G7

Molti dei temi sollevati dai forum di protesta non soltanto avevano un senso, ma spesso avevano proprio ragione. In particolare, è il tema della giusta retribuzione per i braccianti agricoli quello che univa tutti, riconoscendo una speculazione inaccettabile dei prezzi agricoli che arrivano nella GDO. Il problema è, come sempre, la degenerazione, tra chi fa il funerale al cibo e lo getta nel water, fino a chi sostiene tesi complottistiche che uniscono l’uso di OGM a presunti “riconosciuti” danni da vaccino. Facciamo chiarezza allora: bene e doverosa la richiesta di maggiori diritti e di sicurezza alimentare, male e pericoloso inserire nel calderone tesi antiscientifiche.

Voto 3,5 – L’automobilista (inde)fesso

A meno che non si abbiano particolari patologie o permessi speciali, vedere auto in coda al Corso Umberto e in via Malta nei giorni del G7 Agricoltura e dell’Expo Divinazione è stato assurdo. In ogni modo si è provato a scoraggiare questa pratica, ma l'(inde)fesso automobilista siracusano non molla, lui “il giretto per vedere se troviamo un posto” lo deve sempre fare, perché “le navette non funzionano” e “io a peri nun camino”.

Voto 3 – Deputati di centrosinistra

Un po’ offesi perché nei fatti “poco calcolati” nelle fasi organizzative, un po’ delusi perché ad organizzare un evento simile non è stato un governo di sinistra, si è sentita l’assenza dei deputati regionali e nazionali di centrosinistra, convinti forse che l’Expo Divinazioni – più del G7 – sia una grande festa di Fratelli d’Italia. La cosa non è del tutto da escludere, questo va detto, però presentarsi e dire la propria sui vari temi trattati non avrebbe certamente fatto del male, anzi avrebbe reso più plurali le posizioni presenti. Menzione d’onore per il Movimento 5 Stelle invece, presente in numerosi eventi sia con l’On. Gilistro sia con l’On. Scerra.

Voto 2,5 – Il caldo atroce

Ci eravamo illusi di avere un regolare autunno, addirittura con qualche fresca pioggia, ma proprio nei giorni del G7 al Maniace è tornata l’estate, costringendo chiunque a farsi una sauna non voluta. Se i giornalisti locali erano tutto sommato rassegnati, dramma e panico tra le delegazioni dei ministri e i colleghi venuti da altre parti d’Italia, alla ricerca spasmodica di t-shirt a manica corta, meglio se chiara. Menzione speciale per i bermuda mimetici del ministro Lollobrigida.

Voto 2 – I “codazzi”

Sono innocui e da sempre previsti per politici e in generale potenti italiani, ma vedere un ministro e una coda di persone – la sicurezza necessaria, i portaborse, i simpatizzanti e i lacchè – in giro come se fossero vip ancora infastidisce i cittadini che infatti – al nostro orecchio non sfugge nulla – non risparmiavano commenti al vetriolo. Menzione d’onore nuovamente al ministro Lollobrigida, spesso in giro solo in bicicletta per Ortigia.

Voto 1,5 – Gli iper polemici e gli iper entusiasti

I nostri social sono stati letteralmente invasi da commenti in questi ultimi 10 giorni, sotto ogni video o contributo scritto comparivano solitamente tre tipi di persone: il riflessivo andante, l’iper-polemico e l’iper-entusiasta. Gli ultimi due, spesso non avevano argomentazioni per sostenere la loro opinione, se non le convinzioni politiche personali. Come se l’eventuale acquisto di apparecchiature meccaniche italiane da parte di buyers africani avesse un colore politico, o come se la critica alla gestione della siccità fosse una posizione politica e non un dato di fatto.

Voto 1 – I “cacatori” imperterriti

C’è stato ancora chi, imperterrito, non raccoglieva le deiezioni del proprio cane. Inaccettabile sempre, ancora di più in un momento di visibilità internazionale. Qui l’auspicio è che multe salatissime colpiscano i padroni.

Voto 0 – L’olio al pranzo dei giornalisti

G7 Agricoltura in Sicilia, a Siracusa. Ultimo giorno. Media Center allestito in uno degli spazi più belli del mondo, la sede dell’Area Marina Protetta del Plemmirio, di fronte al Maniace. In attesa della conferenza stampa finale – che tale nei fatti non è, perché non è permesso fare domande – viene servito il pranzo ai giornalisti presenti, tra cui un’insalata da condire. L’olio a disposizione non è locale, non è di una delle regioni che hanno allestito gli stand, come le Puglia o l’Umbria, per dirne due produttrici di grandi oli. In dotazione le bustine di plastica mono dose di olio industriale, con olive “provenienti dall’Unione Europea”. Meglio lasciare scondita l’insalata.

 

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