Il sindacato stigmatizza la prassi dell’azienda di trasferire i dipendenti che avevano denunciato criticità
“Strana idea di concepire la sicurezza in appalto da parte di Enel Green Power, anche in merito alla vertenza da tempo sollevata dalla Filcams CGIL di Siracusa tiene a ricordare l’importanza della reintroduzione dell’obbligo solidale per le stazioni appaltanti private così come promosso dai referendum recentemente depositati dalla CGIL di Maurizio Landini.
Da mesi la filcams Cgil Siracusa affianca i lavoratori guardiadighe che presterebbero il proprio servizio per 90 euro circa in turni da 24 ore consecutive, presso l’ appalto enel green power della centrale anapo e lo ha fatto palesando tutte le rimostranze agli enti pertinenti.
La risposta dell’Enel green power alle rivendicazioni mosse dai lavoratori e dalla filcams cgil in questi mesi, circa le condizioni disumane e di paga da fame degli addetti al servizio dighe, parrebbe essere stata quella di avallare il trasferimento degli stessi dipendenti che ne avevano denunciato le criticità e rappresentati dal sindacato in luogo tra l’altro fin qui sconosciuto, dato che il primo lavoratore trasferito il 15 Giugno, ad oggi , è senza luogo fisico e mansioni assegnate per l’espletamento del proprio orario di lavoro.
Sempre secondo la Filcams Cgil, sembrerebbe ormai consolidato un modus operandi unico in Italia, quello messo a punto da enel green power, caparbia a nascondere la polvere sotto il tappeto senza limitare realmente i rischi per i lavoratori che orbitano all’interno dei propri siti. “