Bandiera starebbe seriamente valutando l’alleanza con Italia in occasione del ballottaggio, ma il rischio è quello di sacrificare lo “zoccolo duro” dei fedelissimi che lo ha sostenuto al primo turno.
Sembra ormai più che un’ipotesi l’alleanza con il candidato Francesco Italia. Edy Bandiera sarebbe dunque pronto a sostenere il sindaco uscente al ballottaggio, complici le scelte non condivise del duo Gennuso-Schifani, lasciando alle spalle il suo percorso nel centrodestra, area che lo scelse 10 anni come candidato a Sindaco unitario e assessore regionale all’agricoltura nel corso della precedente legislatura, con il governo Musumeci.
Gli incontri nel corso di questi giorni si sono succeduti e l’intesa sembra essere davvero certa, ferma restando la definizione degli ultimi accorgimenti.
Uno strappo pressoché definitivo dunque con Ferdinando Messina e Forza Italia, con Bandiera che sosterrebbe la volata del candidato Italia per completare la sua “vendetta” politica.
Una decisione però non del tutto condivisa da alcuni degli esponenti storici del gruppo che sostiene Bandiera da anni.
Francesco Candelari:”Decido per l’astensione”
È la decisione di un amico e sostenitore storico di Edy Bandiera che dichiara: “ho sostenuto Edy Bandiera poiché ne condividevo programma e idee. Mi sono presentato con la sua lista civica e con immenso rammarico ho accettato il responso elettorale che lo ha escluso da un ballottaggio che gli avrebbe reso giustizia per il torto subito da parte della nostra ex coalizione. Ma adesso ho deciso di fare un passo indietro e non sostenere nessuno dei due candidati, perché non rientrano nella mia visione di un possibile futuro prospero per la nostra città. Ho sempre onorato il mio impegno elettorale, ma stavolta non mi sento di dare la mia preferenza a Italia, né tantomeno a Messina, quest’ultimo forse inconsapevole di chi lo sta mandando dritto al patibolo.
“Per il turno di ballottaggio, sosterremo Messina”
“Al primo turno si è trattato di scegliere tra due profili di candidati, ma collocabili nella stessa area. “
Lo sostiene Pierluigi Chimirri, coordinatore dell’UDC di Siracusa.
“Al ballottaggio, la scelta si restringe a visioni e dinamiche prettamente politiche. Alla luce di questa semplice considerazione, il simbolo dell’UDC non può’ che essere incluso nell’area di centrodestra cui appartiene. La spiacevole vicenda (che non può passare in cavalleria…) relativa al fatto che nella sezione n. 73 sembrerebbero “scomparsi” letteralmente i voti della mia famiglia, compreso quello del sottoscritto, per un totale di quattro preferenze, induce a concludere questo comunicato con l’augurio che le operazioni di scrutinio per il prossimo turno di ballottaggio, si svolgano in maniera lineare e trasparente.”
Il ballottaggio resta comunque una partita aperta, un match secco nel quale i siracusani saranno chiamati a fare una netta scelta di campo a prescindere dalle indicazioni date da partiti e candidati, immaginando i prossimi cinque anni della città.
