Lucia Spadaro, 52 anni e 100% di invalidità, non può usare l’ascensore delle case popolari per morosità condominiale. IACP: “Spetta al condominio”
La storia di Lucia Spadaro, 52 anni, invalida al 100% e prigioniera nella sua casa popolare per colpa di inquilini morosi, è arrivata fino alle telecamere di Canale 5, denunciando una situazione drammatica che si protrae da mesi.
“Sono indignata perché nel palazzo non vogliono pagare la luce. Devo scendere le scale e non riesco a scenderle perché sono invalida al 100%. Ho avuto 3 ictus e un trapianto renale, quindi ho un po’ di guai addosso”, racconta Lucia con amarezza.
Nel palazzo dove vive a Siracusa, di proprietà dell’Istituto Autonomo Case Popolari, hanno staccato la corrente elettrica a causa di alcuni condomini morosi. “È un palazzo grande, ma con 14 inquilini alla fine. A causa di alcune persone che non vogliono pagare la luce, sono costretta a casa. Senza luce non funziona neppure l’ascensore”.
Lucia è costretta a lasciare la sedia a rotelle al piano terra e solo grazie al passamano realizzato dal padre può con difficoltà salire e scendere. “Sono caduta diverse volte, mia madre lo sa, e mi sono fatta anche del male. E sinceramente mi sono rotta le scatole di fare questa vita. Basta”.
In tutti questi mesi nessuno le ha dato una mano. “Nessuna risposta, nessuno mi ha calcolato, come sempre. Ora mi ritrovo nei miei panni, non sono totalmente colpita. Io dico sempre colpita, ma non affondata. Però rompe le scatole questa situazione”.
La risposta dello IACP
La fornitura dell’energia elettrica, fa sapere la direzione dell’Istituto Autonomo Case Popolari di Siracusa, “Spetta non a noi ma al condominio, mentre sugli inquilini morosi si effettua regolarmente attività di recupero credito delle locazioni e delle quote condominiali”.
Lo sfogo di Lucia
“Mi amareggia questo fatto che se ne fregano delle persone che hanno bisogno. Perché io mi ritengo una persona che ha bisogno degli altri, purtroppo. Se potessi fare tutto da sola sarebbe più semplice. Per me è inutile questa vita ora, in questo modo”.
Il commento televisivo
“Guardate che questo è un problema diffuso nelle case cosiddette popolari. Perché ci sono degli inquilini che pensano di avere dei diritti diversi rispetto agli altri, non pagano la luce”, ha commentato il conduttore. “Fa tristezza perché vuol dire che c’è gente che se ne frega, che non capisce che ci sono dei problemi come quelli di questa nostra amica”.
L’appello finale
“Ma io penso che sia anche un dovere civico. La luce si paga, poi si può discutere, si paga troppo, si paga poco, è un altro problema. Però, per favore, mettetevi una mano sulla coscienza, non è possibile che questa ragazza debba vivere in quelle condizioni per la disonestà di alcuni”.
Una storia che evidenzia l’impatto devastante che comportamenti irresponsabili possono avere sulle persone più fragili.