Aggiornato al 10/05/2025 - 08:49
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Sfiducia

Priolo Gargallo, Musumeci: “Naufragata la leadership del Sindaco Gianni, occorre trovare una soluzione alla paralisi politica”

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Il Consigliere Comunale Mariangela Musumeci esprime preoccupazione per la situazione politica di Priolo e avverte sulla possibilità di una sfiducia al Sindaco Gianni

Il Consigliere Comunale Mariangela Musumeci ha espresso forti preoccupazioni sulla situazione politica-amministrativa di Priolo Gargallo, evidenziando la crisi di leadership del Sindaco Gianni. Musumeci ha accusato l’attuale amministrazione di aver tradito i principi inizialmente condivisi dal gruppo “Siamo Priolo”, il quale aveva sostenuto Gianni durante la vittoria elettorale.

“Il Sindaco Gianni ha totalmente snaturato il percorso inizialmente condiviso,” ha dichiarato Musumeci, “provocando una serie di scelte politiche e amministrative improvvisate che hanno determinato la revoca di deleghe e avvicendamenti all’interno dell’esecutivo.” La Consigliera ha sottolineato che tali decisioni hanno portato alla perdita della maggioranza consiliare, complicando ulteriormente l’attuazione del programma elettorale.

Il Consigliere ha inoltre fatto riferimento a errori amministrativi gravi, come la nomina illegittima dei componenti della Giunta e la approvazione tardiva del Bilancio di previsione, che ha dovuto essere emendato a causa di rifiuti da parte del Sindaco di ammettere il proprio fallimento politico.

Musumeci ha anche evidenziato la crescente crisi di consenso tra la cittadinanza di Priolo, causata dalla carenza di servizi pubblici e infrastrutture, ma anche dal malcontento diffuso per la scarsa qualità della vita e la scarsa partecipazione agli eventi pubblici.

“La crisi politica e amministrativa non può più essere ignorata,” ha proseguito Musumeci, “ed è necessario avviare un tavolo di confronto tra le forze politiche, civiche e le associazioni locali per definire possibili scenari futuri.” Non ha escluso la possibilità di un’azione concreta, come la sfiducia al Sindaco, come “atto di responsabilità” in una fase che la Consigliera definisce di “paralisi politica”.

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