Aggiornato al 02/12/2025 - 19:22
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Regione, fallisce la sfiducia a Schifani: soltanto 26 i sì. Volano stracci tra De Luca e M5S

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La mozione delle opposizioni respinta dall’Ars. Giambona (PD): “Maggioranza attaccata alle poltrone, Schifani non risponde sul malaffare”. Cateno De Luca vota la sfiducia ma rompe con Di Paola: “Da gennaio corro da solo”

Nessuna sorpresa all’Assemblea Regionale Siciliana, ma tanta tensione politica. La mozione di sfiducia presentata dalle opposizioni contro il governatore Renato Schifani è stata respinta, come ampiamente previsto alla vigilia. Il governo regionale esce blindato dalla conta: 41 i voti contrari alla sfiducia (che confermano la fiducia al Presidente), contro i soli 26 voti favorevoli (i 23 firmatari di PD, M5S e Controcorrente più i 3 deputati di Sud Chiama Nord).

Il dibattito, nato sulla scia delle inchieste giudiziarie che hanno scosso la sanità (con l’epicentro all’ASP di Siracusa) e la burocrazia regionale, ha però messo in luce non solo la compattezza della maggioranza, ma anche le profonde fratture nel campo avverso.

L’attacco del PD: “Maggioranza attaccata alla poltrona”

Duro l’affondo di Mario Giambona, vicepresidente del gruppo PD all’Ars. “La maggioranza ha dimostrato ancora una volta di essere più interessata a conservare le poltrone che a risolvere i problemi dei siciliani”, ha dichiarato.

Giambona ha puntato il dito contro l’atteggiamento di Schifani in aula: “Non è mai entrato nel merito delle questioni sollevate. Di fronte a problemi concreti e responsabilità precise, ha scelto di evitare ogni risposta, provando a provocare e tirando in ballo il governo Crocetta”. Per i Dem, la Sicilia resta paralizzata da conflitti interni, dal fallimento sul PNRR e da una sanità “ridotta a sistema di spartizione politica”.

La rottura nell’opposizione: De Luca contro Di Paola

Ma la notizia politica del giorno è la rottura definitiva nel “fronte largo”. Cateno De Luca, leader di Sud Chiama Nord, pur votando a favore della sfiducia (“Schifani deve cambiare passo, non basta essere onesti”), ha lanciato un attacco frontale a Nuccio Di Paola, coordinatore regionale del Movimento 5 Stelle.

“È il peggiore dei perdenti fra i candidati presidenti”, ha tuonato De Luca, accusando il pentastellato di aver posto veti sulla presenza di Sud Chiama Nord agli incontri delle opposizioni. L’addio è stato servito in diretta: “Questa è l’ultima volta che vi vengo incontro. Da gennaio io vado avanti da solo con il mio progetto di governo di liberazione”.

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