Aggiornato al 18/08/2022 - 09:56

Noto, regina del turismo. Figura: “Un risultato che è frutto di duro lavoro e scelte coraggiose”

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Il Sindaco: “Abbiamo alzato la qualità dei servizi e migliorato l’immagine della città. Qui il turista trova accoglienza e riservatezza”

L’infiorata, le mostre, gli spettacoli e i concerti nella suggestiva scalinata della cattedrale, gli eventi di moda e design, i tanti turisti che attraversano il corso e le vie del centro, ammirando le meravigliose architetture barocche: Noto si conferma una delle mete siciliane più amate e visitate. Con la particolarità di un incremento del turismo d’élite, con tanti personaggi celebri della musica, del cinema, dello spettacolo che scelgono sempre di più la cittadina barocca per trascorrere le proprie vacanze. Ultima in ordine di apparizione, Madonna, l’icona pop per eccellenza. Ma Noto si conferma anche città aperta, tanto da diventare una meta scelta ed apprezzata anche dal mondo LGBTQ.

La scelta di puntare sul turismo, valorizzando il territorio ed evitando di snaturarlo o perfino di svenderlo a progetti industriali distruttivi, parte da lontano, circa 15 anni fa, quando la popolazione scese in piazza per ribadire quale modello di sviluppo riteneva adeguato a un territorio ricco di bellezza unica. Noto ha scommesso negli anni su questa sua bellezza e ha lavorato per difenderla, crescendo gradualmente e migliorando sempre di più la proposta turistica. Quest’anno, la città del barocco patrimonio dell’Umanità sta vivendo una stagione dorata, con l’amministrazione che sta lavorando per aumentare ulteriormente la qualità dell’accoglienza, con uno sguardo già proiettato al futuro, come spiega il sindaco, Corrado Figura, intervistato da SiracusaPress.

Sindaco, questa estate la sua città sta vivendo un momento magico. Tanti turisti e anche celebrità mondiali come Madonna hanno scelto di soggiornare a Noto…

Questo è il frutto di mesi di duro lavoro, perché abbiamo impostato tutto in modo nuovo, per dare un’immagine di qualità maggiore rispetto al passato, alzando il livello dei servizi e dell’accoglienza. Abbiamo fatto scelte coraggiose, a partire dall’infiorata, introducendo il ticket e portando il soggiorno da una media di un giorno a una media di cinque giorni. Per riuscirci, abbiamo scelto in maniera oculata anche gli eventi da realizzare in città, rendendo Noto attrattiva non soltanto per il turismo culturale, con delle mostre e delle iniziative importanti, ma anche per il turismo di élite, attraverso la valorizzazione dei nostri luoghi, del litorale, del centro urbano e del paesaggio. Abbiamo agito in discontinuità rispetto al passato, con la consapevolezza che alzare il livello significava anche alzare la qualità delle persone che sarebbero venute a visitare il nostro territorio. Per tale ragione abbiamo selezionato anche eventi che avessero carattere di unicità, come ad esempio il concerto di Loredana Bertè, unica tappa in Sicilia. Insomma, abbiamo voluto dare a Noto un’immagine adeguata a quella di una città d’arte, facendo aumentare il tempo di permanenza dei turisti.

Tutto questo è possibile senza snaturare, come avviene da altre parti, la fisionomia dei luoghi, evitando ad esempio di privatizzare spiagge o di limitare la fruibilità dei luoghi?

Assolutamente sì. Qui ci sono anche i lidi privati, però per la maggior parte le nostre zone balneari sono libere. Anche in questo senso, nel nostro litorale, abbiamo offerto tutta una serie di servizi, come passerelle e docce nuove, in modo da rendere le spiagge accessibili e fruibili anche ai diversamente abili. Stiamo cercando di dare un’impostazione nuova a questa città, per renderla sempre più accogliente, cercando anche di utilizzare le risorse in modo attento ed oculato, perché, come sappiamo, tutti i comuni, e noi per primi, hanno ereditato dal passato una situazione difficile. Abbiamo iniziato sin dai primi mesi della nostra amministrazione a prendere delle decisioni precise su spettacoli e iniziative culturali, andando in direzione di un turismo di qualità, per attrarre persone che volevano venire a visitare una città d’arte capace di offrire anche eventi e servizi. E non abbiamo pensato soltanto al centro storico, ma abbiamo cercato di valorizzare in modo omogeneo le contrade, le zone balneari, quelle montane, insomma tutto il territorio.

Possiamo dire dunque che l’economia basata sul turismo a Noto è stata una scelta vincente. E soprattutto coerente con quella che la popolazione ha fatto nei primi anni del Duemila, quando si oppose alle trivellazioni petrolifere e a un modello di sviluppo industriale invasivo.

Io sono stato uno di quelli che ha partecipato alle lotte contro le trivellazioni, però ritengo che il successo di Noto non derivi da quell’esperienza. La lotta alle trivellazioni può certamente essere qualcosa che nel tempo è importante e che determina anche la volontà di preservare i luoghi, ma il livello dei servizi dipende poi dalle scelte che si fanno. I frutti che stiamo raccogliendo sono conseguenza della visione che abbiamo avuto, che è stata quella di adeguare i servizi a una domanda importante. Se Noto oggi è la regina del turismo in Sicilia ed è in controtendenza rispetto a tutta la Sicilia o al resto d’Italia, dove c’è stato un calo a causa dell’apertura delle mete estere, è merito dei servizi adeguati e di un livello di offerta che risponde alle esigenze di chi la visita. A partire dalla riservatezza…

Cioè?

La riservatezza dell’amministrazione e delle strutture che accolgono determinati personaggi è fondamentale ed è la dimostrazione che chi viene a Noto può godere di relax e tranquillità tipici di un’accoglienza di alto livello. Il personaggio famoso, il turista, il Vip che viene a Noto usufruisce di questo tipo di atteggiamento che è uguale per tutti. Un personaggio famoso qui può vivere in tranquillità, senza dover essere stressato dalla notorietà o da altro, perché la qualità dell’accoglienza sta anche nella capacità di rendere anonimo il Vip all’interno della città.

Lo scorso anno ci fu una durissima polemica sul tema dei rifiuti che sporcavano il territorio attorno a Noto. Com’è la situazione quest’anno?

Non lo dico io, perché potrei essere di parte, ma ho sentito diversi interventi su Noto che affermano che negli ultimi mesi, da quando c’è questa amministrazione, le cose vanno meglio. Partiamo dal fatto che il personale non sciopera più perché viene regolarmente pagato, inoltre la qualità del servizio è notevolmente migliorata. Addirittura, dagli interventi che ho letto sui giornali da parte di diversi esponenti politici a livello regionale, Noto risulta essere, negli ultimi mesi, fra le realtà più virtuose nella gestione dei rifiuti.

Cosa sta facendo l’amministrazione per mantenere Noto tra le eccellenze in ambito turistico e per migliorare ulteriormente la qualità della vita non solo per i turisti ma anche per i cittadini?

Stiamo lavorando per valorizzare al massimo la zona balneare, che in questi anni è stata abbandonata, e per rendere sempre più pulito il nostro territorio. Rispetto al passato, quando era balzata agli onori della cronaca per non essere adeguatamente pulita, oggi Noto è un’eccellenza da questo punto di vista. Ho sbloccato 40 milioni di euro, insieme a Fondazione Ferrovie, per rifare la tratta turistica Noto-Pachino, passando per Vendicari; a dicembre del 2021 abbiamo ottenuto il finanziamento per il porticciolo turistico e adesso un altro finanziamento dalla Regione Siciliana per rifare il lungomare del Lido di Noto. Bisogna continuare a presentare progetti, a ottenere risorse pubbliche e a investirle per mantenere e aumentare il livello alto dei servizi.

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