Aggiornato al 17/05/2025 - 08:28
Siracusapress.it
17 maggio

Arcigay Siracusa: “110 crimini d’odio in Italia tra maggio 2024 e maggio 2025”. Preoccupa il nuovo report sull’omolesbobitransfobia

Siracusapress.it

condividi news

Nel giorno della Giornata internazionale contro l’omolesbobitransfobia, il presidente Caravini lancia l’allarme: “Il contesto politico-sociale è preoccupante

In occasione del 17 maggio, Giornata internazionale contro l’omolesbobitransfobia, Arcigay ha diffuso il suo nuovo report sui crimini d’odio in Italia. Un documento che, anche quest’anno, fotografa un quadro preoccupante.

«Un momento – dichiara il presidente di Arcigay Siracusa, Armando Caravini – che dovrebbe farci riflettere su quanto sia allarmante il contesto politico-sociale che stiamo vivendo ed attraversando».

Il report monitora 110 episodi di crimini d’odio in Italia registrati tra maggio 2024 e maggio 2025, episodi segnalati dai mass media e sistematizzati dall’associazione LGBTQIA+. Il fenomeno è diffuso su tutto il territorio nazionale, con una maggiore incidenza in grandi città come Roma, Napoli e Milano, ma non risparmia anche i centri minori.

Gli atti di violenza documentati includono aggressioni fisiche, insulti, minacce, ricatti, vandalismi, discriminazioni istituzionali, stalking e, in tre tragici casi, suicidi. Il clima di odio colpisce spesso anche all’interno delle mura domestiche o tra coetanei.

Il quadro è allarmante: dilagano le violenze di branco (28 casi), spesso legate a gruppi neofascisti (6 episodi), o ad adescamenti a scopo di rapina (4). Allarmano anche le violenze domestiche (8, con 2 arresti) e i 3 suicidi di giovani LGBTQIA+.

Il documento si basa su una reading list di oltre 40 fonti giornalistiche. Per ciascuna notizia inclusa, viene indicata almeno una fonte primaria. Arcigay sottolinea l’esistenza di un forte under-reporting, ovvero la sottodenuncia di questi crimini, dovuta alla difficoltà, se non impossibilità, di molte vittime di esporsi.

Tra i casi più significativi, quello emerso dalla Procura di Padova, che ha intercettato un gruppo squadrista composto da almeno dieci ragazzi tra i 15 e i 23 anni, responsabili – secondo le indagini – di spedizioni punitive omofobe contro almeno dieci vittime nella zona industriale della città.

«Questo report – conclude Caravini – non vuole essere la fotografia esaustiva di un fenomeno, nel fornire un numero. Rappresenta, invece, un’occasione importante per osservare i crimini d’odio da vicino, basandosi sui fatti e su come emergono dalle autorità, cercando di osservare tendenze in grado di orientare l’agenda politica dei decisori pubblici».

I casi sono stati etichettati con delle tag analitiche che consentono una lettura sistemica del fenomeno:

  • BRANCO (28): Aggressioni di gruppo, con violenza fisica o verbale.

  • PESTAGGIO (22): Aggressioni fisiche, talvolta gravi.

  • ISTITUZIONI (18): Atti compiuti da o in luoghi simbolici e pubblici.

  • DISCRIMINAZIONE (15): Emarginazione e minacce.

  • FASCISMO (13): Connotazioni ideologiche estremiste.

  • FAMIGLIA (8): Violenze domestiche o rifiuto, con 2 arresti.

  • SUICIDIO (3): Eventi legati al clima di odio.

  • ADESCAGGIO (4): Aggressioni dopo contatti via app o luoghi pubblici.

  • STALKING (6): Persecuzioni ripetute.

  • VANDALI (15): Offese e danni nello spazio pubblico.

  • TRANS (5): Violenza mirata contro persone transgender.

Primo Piano

ULTIMA ORA

CULTURA

EVENTI

invia segnalazioni