Cresce il numero di operazioni finanziarie sospette nella provincia di Siracusa
Nel secondo semestre del 2024, le segnalazioni inviate all’Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia sono state 621, registrando un aumento di 16 unità rispetto alle 605 dello stesso periodo dell’anno precedente. È quanto emerge dai dati resi noti da Gabriele Urzì, dirigente nazionale del sindacato bancario Fabi, che tracciano un quadro complesso e in evoluzione delle attività finanziarie a rischio nella regione.
Il contesto regionale e nazionale
Il dato siracusano si inserisce in un trend regionale che vede la Sicilia al sesto posto in Italia per numero di segnalazioni. Complessivamente, nell’isola si è passati dalle 8.672 operazioni sospette del 2023 alle 8.940 del 2024. A livello provinciale, Palermo guida la classifica con 2.791 segnalazioni (+258), seguita da Catania con 2.217 (+282). In controtendenza, invece, Messina (993, -72) e Trapani (665, -72).
Cambiano le fonti delle segnalazioni
Un aspetto particolarmente interessante dell’analisi riguarda la provenienza delle segnalazioni. Come sottolinea Urzì, a fronte di un lieve aumento numerico, si registra un incremento della complessità delle operazioni segnalate. Mentre il settore bancario tradizionale, pur rappresentando la quota maggioritaria, mostra una continua flessione nelle segnalazioni (-8,3%), si assiste a un vero e proprio boom da altri canali.
Nel secondo semestre del 2024, infatti, si è registrato un significativo aumento delle segnalazioni trasmesse da:
- Istituti di pagamento (+42,7% rispetto allo stesso semestre 2023)
- Istituti di moneta elettronica (+16,9%)
- Professionisti (+12,9%)
Particolarmente evidente è l’incremento proveniente da due settori specifici: i prestatori di servizi per le cripto-attività, le cui segnalazioni sono passate da 514 a 1.812, e gli operatori del settore dell’oro, passati da 650 a 1.349. Questo spostamento indica come le nuove frontiere della finanza digitale e i beni rifugio stiano diventando canali sempre più monitorati per potenziali attività illecite, un fenomeno che richiede un’attenzione costante anche sul nostro territorio