Aggiornato al 05/03/2021 - 08:37
pelin bayer siracusapress

Ortigia icona del turismo lento, speciale su Harper’s Bazaar Turchia

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[vc_row][vc_column][vc_column_text]«Ortigia è un’isola magica che racchiude in sé le cose che ho visto e le sensazioni che ho provato in tutti i miei viaggi, in città diverse. È ricca, ma altrettanto introversa. In alcuni luoghi il tempo sembra essersi fermato. I suoi abitanti si occupano di tutte le necessità quotidiane senza però che questo condizioni il loro modo di vivere».

Comincia così l’intervista rilasciata da Pelin Bayer all’edizione turca di Harper’s Bazaar, magazine internazionale di tendenze e life style che, nell’ultimo numero appena pubblicato, dedica un ricco servizio fotografico al centro storico di Siracusa visto con gli occhi di una eclettica viaggiatrice ottomana. Pelin, risiede da un paio di anni a Siracusa. Ha scoperto Ortigia per caso, grazie ad un amico che la convinse a fare una deviazione da Catania.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”12115″ img_size=”full” title=”La copertina di Harper’s Bazaar”][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_column_text]Da quel momento ha deciso che l’isola delle quaglie era il posto dove voleva fermarsi e vivere la dimensione mediterranea che forse, nei suoi numerosi viaggi, stava perdendo.

Nata a Istanbul nell’anno in cui veniva inaugurato il famoso ponte sul Bosforo che ha unito fisicamente la parte asiatica della metropoli turca a quella europea, Pelin Bayer si auto definisce una cittadina del mondo che viaggia da quando aveva 16 anni e che non ha mai smesso di farlo. Almeno fino a quando sulla sua strada non ha incrociato Ortigia e gli Ortigiani.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]«Con la pandemia, siamo stati costretti a guardare dentro noi stessi – dichiara Pelin ad Harper’s Bazaar – abbiamo messo in discussione il nostro modo di vivere e siamo alla ricerca della migliore soluzione per stare su questo mondo in connessione con gli altri. Qual è la verità in merito? Come sarà vivere umanamente? Possiamo percorrere la via dell’esistenza senza consumare noi stessi e le nostre relazioni? Sono rimasta in Sicilia perché ho trovato le risposte a queste domande».

Pelin è un’insegnante di lingua inglese, ma il suo progetto principale è quello di far conoscere i luoghi in cui vive attraverso gli artigiani che con le loro attività contribuiscono a formare il carattere di un territorio. In pratica, Pelin è anche una guida di viaggio esperenziale. Attraverso il suo blog (pelinsworld.com) e il suo account Instagram, racconta questi artigiani e, attraverso loro, i luoghi in cui operano. Da un paio di anni a questa parte, dunque, racconta Siracusa e gli artigiani che vi operano.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”12153″ img_size=”full”][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”12154″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]«Qui si vive alla giornata – ha dichiarato nella sua intervista ad Harper’s Bazaar – e gli isolani hanno delle abitudini a cui non intendono rinunciare. È fondamentale quando e dove gustare il caffè, mentre si chiacchiera con amici e conoscenti».

L’intervista a Pelin Bayer è corredata da alcune belle foto che ritraggono lei e alcuni scorci di Ortigia, con l’immancabile mercato.

«Vado spesso al mercato dove ci sono sempre le stesse bancarelle con le stesse persone. Questo mi dà fiducia – afferma la viaggiatrice di Istanbul – ma in qualche modo, per altri versi, mi chiedo se il mercato sia come l’ho lasciato ieri. È un sentimento che non può essere compreso senza vivere questi luoghi, una geografia talmente dinamica che la sua routine non è noiosa. Si crea quotidianamente un’energia incredibile, prodotta dall’interazione tra la gente. Qui le persone parlano tra di loro, costruiscono relazioni umane, in maniera spontanea e contagiosa! Ecco perché voglio che tutti vengano a fare questa esperienza».

Quella descritta da Pelin su Harper’s Bazaar è un’Ortigia autentica. Che incarna a perfezione l’ideale di meta del turismo lento. Ed è qui che entra in gioco la voglia della  experiential travel guide di fare da mediatrice tra gli artigiani locali e i viaggiatori curiosi che voglio gustarsi i ritmi lenti del lifestyle siciliano, oltre che le straordinarie bellezze di Ortigia.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/2″][vc_column_text]«Condivido con i miei ospiti le conoscenze acquisite in tanti anni di viaggio e il legame che ho stabilito con la Sicilia – afferma Pelin Bayer – in particolare Siracusa sta morendo dalla voglia di accogliere nuovi viaggiatori. Io sono solo una facilitatrice. Quando stai a contatto con le persone, quando ascolti le loro storie, il tuo viaggio si trasforma in ricordi veri che rimangono con te per sempre. I turisti cedono all’incantesimo della Sicilia, ma si perdono le storie di chi la vive tutti i giorni».[/vc_column_text][vc_column_text]Nella sua intervista all’edizione turca di Harper’s Bazaar, la professionista di Istanbul stregata da Ortigia ha parlato delle persone che incontra tutti i giorni: i venditori ambulanti del mercato, il fornaio, gli artigiani dentro le loro botteghe, gente comune che sarà più che felice di incontrarvi per strada, nei cortili ed aprirvi le porte di casa.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_text_separator title=”Siracusa sta morendo dalla voglia di accogliere nuovi viaggiatori” border_width=”5″][vc_single_image image=”12155″ img_size=”full”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]«Sono qui per convincere il viaggiatore ad aprire quelle porte».
Parola di Pelin.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

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