Aggiornato al 02/09/2024 - 12:53
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anticipata la caccia in sicilia

Critica del WWF Sicilia all’apertura anticipata della caccia: “Una decisione inaccettabile”

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Ennio Bonfanti del WWF Sicilia esprime preoccupazione per l’apertura anticipata della stagione venatoria in Sicilia e denuncia il grave impatto ambientale sulla fauna selvatica

“Come previsto dal calendario venatorio 2024-2025 emanato dal presidente della Regione Renato Schifani, ieri 1° settembre in Sicilia le 25mila doppiette potranno sparare in occasione della pre-apertura della caccia. In attesa dell’apertura generale fissata al 15 settembre, infatti, la Regione ha autorizzato una speciale deroga per sei giorni fissi di caccia (1, 2, 4, 7, 8 e 11 settembre) per cacciare colombacci e tortore; la stagione venatoria si concluderà il 30 gennaio 2025”.

Inizia così la critica di Ennio Bonfanti, responsabile fauna del WWF Sicilia, che discute fortemente l’apertura anticipata della caccia anche se limitata a poche specie e con numero massimo di abbattimenti poiché “in aperto contrasto col parere scientifico dell’autorevole Istituto superiore protezione e ricerca ambientale (Ispra), che aveva suggerito alla Regione di aprire la caccia non prima del 1° ottobre”.

Gravissimo impatto sulla fauna selvatica “Questa preapertura ha un gravissimo impatto su tutta la fauna selvatica in un periodo delicatissimo come la fine di un’estate siccitosa e con temperature torride. In una Sicilia di campagne e zone naturali devastate da incendi, caldo e siccità, l’apertura anticipata della stagione venatoria costituisce una decisione sconsiderata e inaccettabile, che comporterà un danno ambientale gravissimo per la conservazione della fauna e rischia di avere, nel breve e nel medio periodo, effetti negativi sulla dinamica di popolazione di molte specie”.

 

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