L’assessore alla Cultura non rientra nella terna finale. Il CdA: “Manca esperienza manageriale nel settore spettacolo”
La Fondazione INDA (Istituto Nazionale del Dramma Antico) di Siracusa è stata al centro di un dibattito dopo la bocciatura della candidatura dell’assessore alla Cultura Fabio Granata al ruolo di Sovrintendente. La vicenda ha inizio il 12 maggio 2024, quando la Fondazione pubblica un bando per la selezione del nuovo Sovrintendente. Tra i circa quaranta candidati figura anche l’attuale assessore alla Cultura di Siracusa, Fabio Granata.
Il Consiglio d’Amministrazione dell’INDA, però, esclude la sua candidatura dalla terna finale da presentare al Ministero della Cultura. Al centro della controversia ci sono i requisiti richiesti dal bando, che specificano la necessità di “un’esperienza comprovata almeno quinquennale nella direzione manageriale e organizzativa di enti nel settore dello spettacolo dal vivo, con valore della produzione non inferiore a 4 milioni di euro”.
La decisione ha generato un acceso dibattito sulla stampa locale. Il Movimento “Oltre”, in difesa di Granata, ha sottolineato il suo contributo storico all’INDA, citando iniziative come la rigenerazione di Palazzo Greco e il Festival di Ortigia. I sostenitori dell’assessore hanno evidenziato la sua esperienza come Assessore Regionale ai Beni Culturali e allo Spettacolo. I critici, tra questi Roberto Fai, hanno posto l’accento sul mancato rispetto dei requisiti formali del bando, sottolineando come la candidatura potesse potenzialmente compromettere la validità dell’intero processo di selezione.
La vicenda si inserisce in un momento delicato per l’INDA, che negli ultimi due anni ha attraversato diverse controversie, incluse le dimissioni del precedente Sovrintendente Valeria Told dopo appena un anno di mandato. Il caso, che ha sollevato interrogativi più ampi sul rapporto tra competenze tecniche richieste dai bandi pubblici e l’esperienza politico-amministrativa, si è concluso con l’esclusione dell’assessore alla cultura di Siracusa dalla terna da inviare al ministero della Cultura.