Il deputato regionale accoglie le preoccupazioni di Forma Sicilia, Cenfop, Anfop e FormaRe: “Inaccettabile cambiare le regole in corsa, si rischia di penalizzare i piccoli enti“
Avviso 7, nuova polemica sulla gestione della seconda finestra. Il deputato regionale Carlo Auteri interviene con una dichiarazione che accoglie le preoccupazioni di diverse sigle del settore della formazione: Forma Sicilia, Cenfop Sicilia, Anfop e FormaRe. Le organizzazioni, in una lettera aperta, hanno denunciato il ritiro improvviso – senza alcun provvedimento formale né motivazione ufficiale – dell’Avviso 7 – seconda finestra, già regolarmente approvato e pubblicato con DDG n. 609 del 30 aprile 2025.
“Non si può cambiare in corsa un criterio approvato due anni fa. Sarebbe come chiedere a qualcuno di partecipare a un bando per poi modificare le regole del gioco mentre la partita è in corso. Una modalità inaccettabile, soprattutto se si traduce in un danno per i piccoli enti di formazione che operano con serietà sui territori“, dichiara Auteri.
Secondo fonti interne all’assessorato, vi sarebbero stati alcuni refusi. Una circostanza sulla quale lo stesso Auteri si dice disponibile alla correzione, purché non si alteri l’impianto complessivo dell’avviso.
“Sappiamo da fonti dell’assessorato che potrebbero esserci stati dei refusi — prosegue Auteri — ed è giusto in questo caso che si intervenga per correggerli, ma è chiaro che non si può neanche ipotizzare di modificare l’impianto dell’avviso per restringere l’accesso a pochi grandi enti, penalizzando la rete diffusa e capillare di centri di formazione che rappresentano una risorsa vitale per le comunità locali“.
L’Avviso 7 era stato concepito come uno strumento pluriennale, con l’obiettivo di garantire continuità, riequilibrio territoriale e pluralismo nell’accesso ai fondi per la formazione. La sospensione improvvisa della seconda finestra – evidenziano le associazioni firmatarie – mette a rischio l’attività di numerosi piccoli enti di formazione e l’occupazione di migliaia di operatori del settore.
“Sospenderlo in questo modo significa compromettere l’occupazione di migliaia di operatori e il diritto alla formazione per giovani e soggetti fragili – incalza Auteri -. Chiedo quindi all’Assessorato di ripristinare e pubblicare immediatamente l’avviso con gli stessi criteri previsti nella prima finestra. Qualsiasi tentativo diverso da questo mi vedrà in prima linea per difendere la legalità, la meritocrazia e i diritti dei piccoli enti“.