Un’esperienza immersiva curata dal Teatro Potlach trasformerà Buscemi in un’opera corale tra tradizione e arte contemporanea.
Il borgo di Buscemi, dal 23 al 25 agosto, a partire dalle 21, si trasformerà in un vero e proprio palcoscenico a cielo aperto con “Paesaggi Immateriali”, un grande evento artistico-culturale multidisciplinare inserito all’interno del festival iART Buscemi, con la direzione artistica di Lucenzo Tambuzzo. In particolare, “Paesaggi Immateriali” sarà un’esperienza immersiva in cui teatro, danza, musica, installazioni visive, grandi scenografie e narrazioni orali si fonderanno in un racconto collettivo, dando vita a un’opera unica e corale che metterà in scena la città stessa come protagonista. La regia è affidata a Pino Di Buduo, fondatore del Teatro Potlach, oltre che antropologo ed esperto riconosciuto nella trasformazione artistica degli spazi pubblici e nello storytelling urbano. Grazie alla sua visione, il borgo diventerà teatro vivente, luogo in cui la memoria si intreccia con l’immaginazione.
Durante lo spettacolo si susseguiranno “paesaggi” che raccontano l’anima di Buscemi: storie tramandate oralmente di generazione in generazione, architetture barocche che parlano di un glorioso passato, scenari contadini che profumano di olio e grano, atmosfere pastorali ricche di simboli e cicli rituali. Tutti questi elementi saranno messi in luce attraverso un linguaggio artistico contemporaneo e coinvolgente, tipico del site-specific theatre, capace di valorizzare lo spazio in cui prende vita.
“I ‘Paesaggi Immateriali’ – spiega Tambuzzo – offriranno agli spettatori l’opportunità di riscoprire e riconnettersi con le tradizioni, i saperi e la storia profonda del territorio. Il percorso artistico si snoderà lungo il borgo, trasformandolo in un organismo vivo e pulsante, grazie a una narrazione multidisciplinare e multimediale che saprà emozionare e sorprendere. Sarà un grande evento diffuso di arte partecipativa, un’esperienza condivisa e collettiva, con un forte valore sociale, resa possibile proprio grazie all’impegno e alla presenza delle persone che vivono, abitano e amano Buscemi e il suo territorio, ricco di storia e umanità”, sottolinea Tambuzzo.
L’obiettivo è quello di fare in modo che si possa attivare una vera e propria riattivazione culturale di Buscemi, creando connessioni tra il patrimonio immateriale e le nuove forme dell’arte contemporanea. Il progetto si fonda sul concetto di “patrimonio culturale vivente”, rimettendo in moto le energie della comunità locale: associazioni culturali e sociali, gruppi creativi, singoli artisti e cittadini saranno direttamente coinvolti nella creazione e realizzazione dello spettacolo. Un festival che include un ricco programma di concerti, talks ed eventi, tra quest’anno e l’anno prossimo, che vedono il borgo di Buscemi grande protagonista della cultura in Sicilia.