Figura:”Con la riapertura della Chiesa di San Domenico, Noto conferma il suo ruolo di custode di un patrimonio storico e artistico di inestimabile valore.”
Dopo anni di attesa e lavori di restauro, la Chiesa di San Domenico ha finalmente riaperto le sue porte al culto e al pubblico. L’inaugurazione ufficiale, avvenuta ieri, ha visto la partecipazione delle autorità civili, militari e religiose, segnando un momento di grande rilevanza per la comunità netina e per gli amanti dell’arte barocca.
La Chiesa di San Domenico, opera del celebre architetto Rosario Gagliardi, fu costruita tra il 1703 e il 1727 ed è considerata uno degli esempi più importanti e meglio conservati del barocco netino. Con le sue linee sinuose, gli stucchi elaborati e la facciata maestosa, rappresenta un capolavoro dell’arte e dell’architettura siciliana.
I lavori di restauro, interrotti per anni a causa di problemi burocratici e finanziari, sono stati ripresi nel 2022. Il progetto di recupero, attentamente pianificato, ha previsto il ripristino delle coperture e delle finiture interne, restituendo alla Chiesa il suo antico splendore. Il sindaco di Noto, Corrado Figura, ha espresso grande soddisfazione durante la cerimonia di riapertura: “Abbiamo valorizzato e riaperto la Chiesa di San Domenico come avevamo promesso. Questo è un giorno importante per Noto e per tutti coloro che amano la nostra storia e il nostro patrimonio culturale.”
La riapertura della Chiesa di San Domenico rappresenta non solo un evento culturale di grande importanza, ma anche la consegna di un simbolo per la città di Noto. Gli interventi di restauro hanno permesso di preservare dettagli architettonici di inestimabile valore, dai raffinati affreschi alle decorazioni in stucco, rendendo nuovamente fruibile uno dei luoghi più significativi del barocco siciliano.
La città, già nota per il suo centro storico dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, arricchisce ulteriormente la sua offerta culturale, attirando visitatori e studiosi da tutto il mondo.