Aggiornato al 01/03/2021 - 09:08
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Quando Ivano “delirava” e inneggiava a Jesahel

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[vc_row][vc_column][vc_video link=”https://youtu.be/cbEf8-8kr4w”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Alla fine a Sanremo ci sono andati quasi tutti, anche Ivano Fossati, il grande, quello di “Carte da decifrare”, della “Descrizione di un amore”, di “Panama” delle canzoni scritte e cantate con De Andrè.

Correva il 1972 e Fossati era il frontman del gruppo dei “Delirium” con un look alla figli dei fiori (ma quelli dei film di Verdone). Presentarono “Jesahel” inno alla pace nel mondo, alle dimensioni superiori, alla luce:

“Mille volti come sabbia nel deserto
Mille voci come onde in mare aperto
Terza strada stan sfiorando i grattacieli
Quinta strada sta volando verso il sole
Jesahel, Jesahel, Jesahel, Jesahel”

Certamente Ivano sarebbe cresciuto assai nella scrittura, aveva 21 anni all’epoca, diventando autore di alcune delle canzoni italiane più importanti degli ultimi decenni. Ma a me, che facevo la V ginnasio ed ero tutto sogni e ormoni, Jesahel piacque assai. Anche perché alla fine è una bella canzone… e il video è un cameo d’epoca delizioso.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

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