[vc_row][vc_column][vc_video link=”https://youtu.be/Fo6aKnRnBxM”][vc_column_text]Si racconta che Gerry aveva avuto problemi con la sua vecchia band, cause, avvocati, diritti, le solite cose che succedono nel mondo del pop. E, insomma, non aveva potuto pubblicare niente per tre anni. Molti di quei tre anni li passò a londra a casa di un amico che abitava in Baker Street, la stessa di Sherlock Holmes, ma il detective era un’invenzione, l’amico di Jerry era vero vero il suo appartamentino in quella famosa strada.
E niente, Jerry diede il nome della strada ad una sua song che è diventata il suo più grande successo, anche l’unico. Ma come dico sempre, ci sono alcuni che hanno scritto e cantato una sola canzone celeberrima; la maggior parte non hanno mai fatto nemmeno una canzone celeberrima o in generale una cosa grande nell’arte e, sovente, nella vita.
Insomma Gerry Rafferty scrisse questa song triste in cui accenna ai suoi problemi con l’alcool e alla sua vita all’epoca abbastanza disperata:
Winding your way down on Baker Street
(Barcollando per Baker Street)
Light in your head and dead on your feet
(Luce nella testa e morte nei piedi)
Well, another crazy day
(insomma, un’altra giornataccia)
You’ll drink the night away
(Passerai la notte bevendo
And forget about ev’rything
(e scorderai tutto)
Ma ciò che rese e rende questa song celebre e indimenticabile è il riff di sax che si ripete più volte nella canzone e ne è il tratto musicale distintivo. Quel riff di sax è stato definito il più celebre del pop e forse lo è davvero (anche se secondo me ce ne sono un altro paio che se la giocano).
Comunque nel ’78 Gerry svoltò con “Baker Street” che con quel sax è davvero speciale. [/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]