Anna Martano presenta il suo ultimo libro al Museo TEMPO, un viaggio tra tradizione gastronomica e storia siciliana attraverso i dolci delle monache
Raccontare la Sicilia, il suo straordinario territorio, le tradizioni, la cultura e la sua gente, attraverso il cibo, è la “mission” che da anni vede protagonista la siracusana Anna Martano, gastronoma e gastrosofa, scrittrice e giornalista, docente e critica enogastronomica, nonché Prefetto per la Sicilia dell’Accademia Italiana Gastronomia e Gastrosofia e Sommelier del Cioccolato.
È in libreria il suo ultimo lavoro “Veli di zucchero. Dolci e badie di Sicilia”, Ali&no Editore (prefazione di Francesca R. Barberini), una ricca e accurata ricerca di pasticceria conventuale che Anna Martano racconta con la passione di sempre per il buon cibo e la tradizione gastronomica della sua terra, ma soprattutto con la competenza e la profonda preparazione che, in tanti anni di ricerca e valorizzazione della cultura gastronomica siciliana, le hanno permesso di essere insignita di numerosi importanti riconoscimenti.
“Veli di zucchero. Dolci e badie di Sicilia” sarà presentato sabato 15 novembre 2025, ore 18:00, al Museo TEMPO di Canicattini Bagni, in via XX Settembre 132 – via De Pretis 18, a cura dell’Amministrazione comunale, Assessorato alla Cultura, e del Museo dei Sensi, del Tessuto, dell’Emigrante e della Medicina Popolare.
Dopo i saluti del Sindaco Paolo Amenta, dell’Assessore alla Cultura, Domenico Mignosa, e del Presidente del Museo TEMPO, Paolino Uccello, nel corso di un dialogo “poetico-dolciario” con il giornalista Orazio Mezzio, Direttore del periodico cattolico di informazione “Cammino”, Anna Martano racconterà di questo suo ultimo viaggio speciale e appassionato nel passato e nel presente della Sicilia attraverso la tradizionale preparazione di dolci e gli antichi ricettari custoditi da monache e speciali.
I dolci delle monache, come ricorda nella prefazione Francesca R. Barberini, erano gesti rituali, doni simbolici, strumenti di relazione tra dentro e fuori le mura dei conventi. Erano anche, e forse soprattutto, un linguaggio silenzioso che ha plasmato l’identità della Sicilia. Cannoli, cassate, frutta martorana, impanatigghie, crispelle di riso: ogni preparazione racchiude un racconto di fede, di antropologia, di poesia.
“Dunca guluti facitivi avanti”, con questo invito Anna Martano ci farà così conoscere quest’ultimo suo lavoro letterario che diventa uno scrigno di conoscenze che raccoglie e “cunta” ricette antiche e rivisitazioni contemporanee, senza dimenticare di guardare al futuro.









