Aggiornato al 24/04/2025 - 12:12
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Operazione ‘Oro Blu’: la Guardia Costiera di Siracusa in prima linea per difendere il mare

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Controlli serrati su scarichi idrici e rifiuti: 13 illeciti accertati, sequestri e sanzioni per oltre 33.000 euro

Il Comando Generale della Guardia Costiera, attraverso il Centro di Controllo Nazionale Ambiente, ha promosso un’importante operazione nazionale di polizia ambientale denominata “ORO BLU”, avviata dal 13 gennaio e terminata il 18 aprile 2025, finalizzata alla tutela dell’ambiente marino-costiero e, in particolare, al contrasto degli illeciti ambientali in materia di scarichi idrici.


L’Ammiraglio Nicola Carlone, Comandante generale della Guardia Costiera, ha sottolineato lo sforzo operativo condotto nei mesi invernali dalle donne e uomini della Guardia Costiera impegnati lungo gli 8.000 km di coste e nell’entroterra:
“Gli importanti numeri dell’operazione di polizia ambientale ORO BLU ben testimoniano come la Guardia Costiera stia investendo sempre più sulla tutela e protezione dell’ambiente marino e costiero, attività che ci vedono chiamati in prima linea a difesa di un asset strategico per il Paese. Con l’operazione ORO BLU stiamo quindi dando continuità ad un impegno che, nel 2024, ha fatto registrare oltre 140.000 controlli in questa materia, accertando e sanzionando fonti inquinanti che rischiavano di compromettere aree naturalistiche e di balneazione, con potenziali ricadute negative sull’economia di tante realtà territoriali che hanno nel mare la propria ricchezza”.

La Capitaneria di porto – Guardia Costiera di Siracusa, sotto il coordinamento della Direzione Marittima di Catania, ha partecipato all’operazione complessa “Oro Blu” mediante controlli e verifiche in materia di scarichi idrici di natura urbana, domestica e industriale, dai quali sono emersi illeciti per scarichi non autorizzati o non conformi alle normative vigenti. In particolare, sono stati accertati casi di scarichi di acque reflue, anche di natura commerciale e produttiva, illecitamente riversate in canali prospicienti la fascia costiera. Diversi anche i controlli in materia di rifiuti che hanno consentito di accertare illeciti penali afferenti rifiuti depositati in maniera incontrollata nonché gestiti in assenza delle previste autorizzazioni, all’interno di talune aziende.


Nel corso delle attività ispettive è stato infatti verificato il possesso delle autorizzazioni previste dal D.Lgs. 152/2006 – Codice dell’Ambiente (autorizzazione allo scarico, autorizzazione unica ambientale – A.U.A, registro di carico e scarico dei rifiuti e dei FIR).

È stata eseguita attività di campionamento, congiuntamente al personale tecnico dell’ARPA di Siracusa, per la verifica del rispetto dei limiti tabellari per i reflui sversanti in mare.
L’attività ambientale ha visto il personale della Guardia Costiera di Siracusa impegnato anche in controlli volti al contrasto dell’abusivismo demaniale e nella consueta attività di vigilanza dell’Area Marina Protetta del Plemmirio.
L’attività svolta lungo tutto il litorale di giurisdizione del Compartimento marittimo di Siracusa, con 904 missioni effettuate – tra terrestri e navali – ha portato a contestare 13 illeciti ambientali, di cui 6 amministrativi (irregolarità in tema di scarichi idrici, irregolare gestione dei rifiuti, inosservanza di norme sull’uso del demanio marittimo e violazioni ai disciplinari di gestione delle AAMMP) con un importo di sanzioni elevate fino a € 33.000,00 e 7 illeciti penali (irregolarità in tema di scarichi idrici, irregolare gestione dei rifiuti, abusivismo demaniale e violazione al disciplinare di gestione delle AAMMPP), con 4 sequestri penali effettuati (irregolarità in tema di scarichi idrici, irregolare gestione dei rifiuti).

La tutela dell’ambiente marino e costiero, inclusa la sorveglianza e l’accertamento delle violazioni in materia di scarichi idrici (quando dalle stesse possano derivare danni o situazioni di pericolo per l’ambiente marino e costiero), è uno degli obiettivi prioritari che la Guardia Costiera è chiamata a perseguire, sia per la ricchezza del patrimonio naturalistico nazionale, sia per i rilevanti interessi sociali ed economici coinvolti nella valorizzazione e nella fruizione delle relative risorse.

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