Rossitto: “Libero Consorzio non si è distinto, vicende giudiziarie hanno evidenziato responsabilità penali di funzionari”
SIRACUSA – All’indomani del grave incendio nella zona industriale di Catania, che si somma al drammatico rogo dell’impianto Ecomac di Augusta, l’avvocato Gianluca Rossitto lancia un appello per il rafforzamento dei controlli e della governance territoriale.
“Al gravissimo incendio che ha distrutto l’impianto di trattamento rifiuti della ditta Ecomac di Augusta, si è oggi sommato quello altrettanto grave della zona industriale di Catania”, osserva Rossitto, sottolineando come il Prefetto di Siracusa abbia annunciato iniziative per potenziare “il sistema di protezione delle popolazioni e il livello dei controlli”.
“Al momento, le autorità competenti, giudiziaria ed amministrativa, non hanno indicato, neppure a livello di ipotesi, quali siano state le cause dell’incendio di Augusta”, precisa Rossitto, ricordando che “l’impianto era coperto da autorizzazione amministrativa, come lo è quello esistente all’interno del porto di Augusta”.
“L’ordinamento non affida al caso il numero, la dislocazione sul territorio e la tipologia di impianti. È compito dei piani regionali e di ambito provinciale fissare dei limiti e condizionare la realizzazione”, spiega l’avvocato amministrativista.
ATO in crisi di governance
Il problema principale, secondo Rossitto, riguarda la gestione: “Duole rilevare che l’ATO srr di Siracusa è pressoché priva di governance e struttura amministrativa, per motivazioni che non si possono qui riassumere”.
Critiche anche al Libero Consorzio: “Non si è di certo distinto e vi sono vicende giudiziarie che hanno fatto emergere responsabilità persino penali di alcuni funzionari”.
“Nell’ambito di una rinnovata politica dei controlli, includere questo aspetto è fondamentale. Occorre che l’ATO srr sia costretta, sotto comminatoria di sanzioni, a svolgere le funzioni minime previste dalla legge, aggiornando i piani ed i fabbisogni”.
“Per quanto riguarda il Libero Consorzio, al momento il dibattito è tutto incentrato sul suo fabbisogno finanziario, ma la sicurezza e la salute delle popolazioni viene molto prima”, sottolinea Rossitto.
Piano controlli mai adottato
La proposta concreta: “Una misura semplice prevista dalla legge, che non mi risulta sia stata mai adottata, è quella di adottare ed attuare un Piano annuale di controlli sulle autorizzazioni”.
Un appello alla responsabilità istituzionale che mette al centro la tutela della salute pubblica e dell’ambiente.