L’ex insegnante e architetto porta il suo linguaggio pittorico tra Guttuso e De Chirico nello spazio “L’isola” di Via Vittorio Emanuele

Tra realtà e sogno. Sono 40 gli acquerelli di Saro Ardilio nella mostra inaugurata lo scorso fine settimana nello spazio “L’isola”, in via Vittorio Emanuele a Portopalo. I quadri sono quasi tutti ispirati ai paesaggi locali, Pachino, Marzamemi, Portopalo e a coloro che li abitano e ci lavorano, come i pescatori. Ardilio, architetto di formazione, insegnante di Arte e Immagine fino al 2021, è appassionato di pittura fin dai tempi del liceo ed ha partecipato a diverse mostre personali e collettive ed è stato premiato nel 2017 al “Premio Internazionale Arte Milano”. E’ impegnato nel campo dell’educazione e del volontariato dove svolge l’attività di capo scout nell’Agesci dal 1995. Saro Ardilio ha sviluppato nel corso degli anni un linguaggio pittorico che intreccia sapientemente elementi metafisici con frammenti di quotidianità. Le sue opere, in particolare gli acquerelli oggetto della recente esposizione, rivelano una riflessione profonda sulla realtà e sul sogno. Ardilio non si abbandona a facili soluzioni espressive, ma costruisce le sue composizioni con rigore prospettico quasi teatrale, creando quinte sceniche dove si consuma quella che il critico Teo Martucci definisce “il dramma o la commedia della vita”. I suoi modelli sono Renato Guttuso e Giorgio De Chirico. «Il surrealismo di Rosario Ardilio – ha scritto il critico Teo Martucci – è pieno di fascino e personalità, trovando la sua massima espressione in opere che narrano di immaginifiche storie e luoghi incantati. che esistono solo nella nostra mente e nei nostri sogni. »
Sarà possibile visitare la mostra fino a stasera, 8 maggio.