Salvo Baio, storico componente della direzione PD aretusea, interviene a gamba tesa sulla campagna elettorale del sindaco uscente Francesco Italia.
“Senza pudore. Sui corsi di laurea universitari il sindaco, oltre all’incompetenza, ha la memoria corta. A gennaio di quest’anno aveva dichiarato che era stato sottoscritto con l’Università di Messina un protocollo d’intesa per l’istituzione di “nuove facoltà” tra cui Giurisprudenza, Scienze politiche, Consulente del lavoro e scienze dei servizi giuridici, Scienze motorie e Scienze infermieristiche. Per il Comune di Siracusa, il protocollo era stato sottoscritto, circostanza stranissima, da Giuseppe Di Gaudio, il commissario regionale che sostituisce il Consiglio comunale. Un bluff, un atto privo di valore giuridico, dal momento che la rappresentanza legale del Comune ce l’ha il sindaco.
Ma per Francesco Italia questi sono dettagli insignificanti, ciò che conta è l’annuncio propagandistico della moltiplicazione, del tutto priva di fondamento, dei corsi di laurea. Addirittura l’inquilino di Palazzo Vermexio ha assicurato che ad ottobre i corsi saranno attivati. Chi ci crede? La conferma che si tratta di promesse elettorali, di fumo negli occhi, arriva involontariamente dallo stesso sindaco, il quale, dimenticandosi dei precedenti annunci, ha promesso a poche ore dal voto una nuova moltiplicazione dei corsi universitari. “Stiamo per firmare-ha dichiarato- con l’Università di Messina un protocollo d’intesa per portare a Siracusa nuove facoltà universitarie tra le quali Economia, Scienze motorie e Scienze infermieristiche”. Da notare l’espressione “stiamo per firmare” in bocca ad un sindaco uscente che solo con un miracolo potrebbe essere rieletto. Inoltre, come nel gioco delle tre carte, spariscono dal precedente accordo con l’Università di Messina Giurisprudenza, Scienze politiche, Consulente del lavoro e scienze dei servizi giuridici e al loro posto spunta dal cilindro del Signore del Vermexio la facoltà di Economia, mentre vengono riproposte Scienze motorie e Scienze infermieristiche.
Chi ha un minimo di dimestichezza col mondo universitario inorridisce di fronte a tanta leggerezza e superficialità. L’università è una cosa seria, non si può pensare di istituire di corsi di laurea all’ingrosso, occorrono scelte mirate, uno studio di fattibilità, edifici dedicati, risorse finanziarie, il coinvolgimento della città e delle sue istituzioni. Non si fa campagna elettorale promettendo l’università sotto casa.”