Aggiornato al 15/10/2025 - 19:00
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Chiarezza

Fondi PNRR, l’ASP di Siracusa: “Nessuna opera definanziata, solo una rimodulazione”

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Il DG Caltagirone replica alle polemiche: “Tutti gli interventi per Case e Ospedali di Comunità sono confermati. Anzi, liberiamo 2,2 milioni di euro dal bilancio aziendale”

“Nessun intervento è stato definanziato”. Con una nota ufficiale, l’Asp di Siracusa interviene per fare chiarezza su alcune notizie di stampa relative a due delibere del 9 ottobre, che avevano generato preoccupazione sul futuro dei progetti PNRR per la sanità territoriale.

“Mi dispiace se le delibere siano state poco chiare e abbiano generato incomprensione, probabilmente a causa dei tecnicismi”, ha dichiarato il direttore generale Alessandro Caltagirone. “Alcuni articoli di stampa hanno ipotizzato definanziamenti o rallentamenti degli interventi, ma si tratta di interpretazioni infondate: tutti i progetti restano confermati e pienamente finanziati”.

Una rimodulazione tecnica, non un taglio

Le delibere in questione, spiega l’ASP, riguardano una rimodulazione tecnica delle fonti di finanziamento. In sostanza, grazie al supporto dell’Assessorato regionale della Salute, l’esecuzione delle opere sarà garantita integralmente con fondi statali (ex articolo 20 della legge 67/88), permettendo di liberare circa 2,2 milioni di euro di risorse che l’azienda aveva accantonato nel proprio bilancio.

Gli interventi per le Case della Comunità di Melilli, Siracusa HUB e Rosolini e gli Ospedali di Comunità di Pachino e Noto sono quindi “tutti confermati e in fase di attuazione secondo i cronoprogrammi contrattuali”.

Caltagirone: “Lavori avanti fino a marzo 2026”

“Provo dispiacere – prosegue Caltagirone – se qualcuno abbia voluto leggere in questa attività di rimodulazione un segnale di inefficienza. Al contrario, il nostro obiettivo è uno solo: migliorare e potenziare le strutture sanitarie del territorio, per poter erogare più servizi e in modo sempre più capillare”.

Il Direttore Generale ha poi confermato la tabella di marcia. “È un percorso complesso, in salita, ma che porteremo a compimento entro marzo 2026. Da quel momento in poi avvieremo progressivamente nuovi servizi nelle Case e negli Ospedali di Comunità e all’interno dei presidi ospedalieri come quello di Noto. Chiediamo a tutti sostegno e pazienza in questa fase di intenso lavoro”.

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