Sabato 14 giugno all’Urban Center si discuterà del ruolo delle potenze mondiali nello sfruttamento delle risorse naturali congolesi

Sabato 14 giugno alle ore 18, presso l’Urban Center di Siracusa, si terrà un convegno dal titolo: “Africa sfruttata e abbandonata: il caso della Repubblica Democratica del Congo”.

L’iniziativa è promossa dal Gruppo di animazione missionaria Ad Gentes, in collaborazione con Accoglierete, Cope (Cooperazione Paesi Emergenti), Missio Siracusa, Socie e soci di Banca Etica Sicilia sud-est, Arcidiocesi di Siracusa – Ufficio per la pastorale dei migranti, ARCI e CIAO (Centro Interculturale di Aiuto ed Orientamento).

Interverranno Don Tacito Mulanda, Padre Stephane Dimbw e il prof. Alessandro De Filippo, con la moderazione di Chicca Fascetta.

Il convegno si concentrerà in particolare sulla situazione nella Repubblica Democratica del Congo, che viene definita nella nota dei promotori come “un esempio emblematico di come l’Africa continui a essere una terra sfruttata dalle grandi potenze mondiali — Stati Uniti, Europa, Russia e Cina — per le sue risorse naturali come terre rare, cobalto, coltan, uranio e altre materie prime cruciali per lo sviluppo tecnologico globale”.

Nel comunicato si sottolinea inoltre come “l’Europa, attraverso il Ruanda, importi metalli preziosi provenienti in realtà dal nord e sud Kivu, zone della Repubblica Democratica del Congo occupate dalle forze dell’M23, supportate economicamente dal governo ruandese. Il Ruanda impiegherebbe i fondi derivati da tale commercio per sostenere militarmente l’M23, sottraendo così risorse preziose al Congo”.

La nota congiunta delle organizzazioni partecipanti ribadisce la necessità di “denunciare queste forme di colonialismo moderno e di chiedere al Governo Italiano e alle istituzioni europee una revisione degli accordi con il Ruanda, al fine di interrompere questo meccanismo di espropriazione delle risorse congolesi”.

Durante l’incontro, si legge ancora nel comunicato, “verranno offerti spunti di riflessione e strumenti per una maggiore consapevolezza e azione civica, grazie alle testimonianze di tre esperti conoscitori della realtà congolese”.