Guerra in Ucraina, in atto il coinvolgimento di Sigonella: la guerra è più vicina di quanto si pensi

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Il giornalista e militante pacifista messinese, intervenendo ai microfoni di Mediterradio, trasmissione di Radio Rai condotta assieme a France Bleu – RCFM, che settimanalmente unisce Sicilia, Sardegna e Corsica, ha evidenziato i rischi cui va incontro la Sicilia nel contesto della guerra in corso in Ucraina: “Sigonella e la Sicilia sono l’occhio degli Stati Uniti e della NATO”, ha affermato Mazzeo. Da sempre attento osservatore, in opposizione ai processi di militarizzazione in Italia e nel Mediterraneo, Antonio Mazzeo domenica scorsa era stato intervistato a Sigonella da Rai News 24, dietro i cancelli della base militare.

Intanto sono state annunciate le due manifestazioni che vedranno la mobilitazione regionale “Contro le guerre imperialiste” in programma a Niscemi e Sigonella rispettivamente il 12 e il 20 marzo prossimi.

Antonio Mazzeo, che grazie al suo impegno, ad ottobre 2020, ha ricevuto a Roma il Premio giornalistico “Colombe per la Pace”, promosso dall’Archivio Disarmo sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, è stato invitato a commentare questo momento di ostilità dai microfoni di Mediterradio, trasmissione di Radio Rai condotta assieme a France Bleu – RCFM (Radio Corse Frequenza Mora) che settimanalmente unisce Sicilia, Sardegna e Corsica. Mazzeo ha articolato l’argomento rispondendo alle domande della giornalista Marzia Puleo.

Rispetto al conflitto in corso, sono state rappresentate le preoccupazioni del sindaco di Lentini, comune che offre la maggiore quota di superficie alla base militare di Sigonella, circa la possibilità che quest’ultima possa diventare attiva.

“Il coinvolgimento di Sigonella è già in atto – risponde Antonio Mazzeo. È partito ben prima del famigerato attacco russo in Ucraina. Da Sigonella decollano quotidianamente droni della Marina militare statunitense e della NATO, che sorvolano tutto l’Est Europa, raggiungono l’Ucraina, volano sul Mar Nero e costeggiano la Crimea. A questi si aggiungono i pattugliatori della Marina militare statunitense che hanno funzione anche d’oscuramento e di guerra elettronica. Per cui, Sigonella è in prima linea da tantissimo tempo”.

La paura degli abitanti e del sindaco. “Essere in prima linea, essere l’occhio degli Stati Uniti e della NATO rispetto al conflitto dell’Ucraina, mi sembra sia una paura legittima. Qualsiasi occhio può essere tranquillamente accecato, oscurato, anche simbolicamente, con il lancio di un missile per colpire gli americani e la NATO proprio a casa loro, dunque, Sigonella e la Sicilia. Mi pare ci sia una paura legittima da parte di tutta la popolazione siciliana”.

La voce del movimento pacifista in Sicilia: “Già il movimento pacifista ha riempito le piazze delle grandi e delle piccole città, e tra l’altro – annuncia Mazzeo – ha lanciato due appuntamenti fondamentali nelle prossime settimane. A metà marzo ci saranno due manifestazioni, una a Niscemi, luogo in cui opera il MUOS (Mobile User Objective System, ndr) sistema di telecomunicazioni satellitari delle forze armate statunitensi che ha un ruolo determinante in tutti gli scenari di guerra globali a livello mondiale; l’altra a Sigonella, proprio per il ruolo centrale che ha nei conflitti, e soprattutto in questo famigerato conflitto in Ucraina”.

L’Europa avrebbe potuto evitare gli aiuti militari per l’Ucraina?

“Il movimento no war ritiene che gli aiuti militari non siano soltanto un’ulteriore benzina sul fuoco, ma anche una violazione dei principi costituzionali. L’Italia ripudia la guerra, deve trovare strumenti di dialogo e di pacificazione. Se dobbiamo portare aiuti, devono essere aiuti umanitari a fianco delle popolazioni, dei bambini, delle donne, che oggi sono le principali vittime di questa guerra, non certo fomentando con nuovi sistemi d’arma e munizioni”.

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