Aggiornato al 29/11/2020 - 09:50

Ba-Ba-Ba, inno intramontabile dei bambini di ieri e di oggi

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[vc_row][vc_column][vc_video link=”https://youtu.be/654H4xfDYKM”][vc_column_text]Nel 1965 avevo 7 anni e la Radio Phonola di ordinanza campeggiava sul mobile del soggiorno in cui tenevamo  bicchieri per i superalcolici che nessuno in casa mia beveva. Ma se eri il padrone del “Caffe della Posta” non potevi non avere in casa almeno una Vecchia Romagna, uno Stock 84, una Strega, un Rosso Antico, un Punt e Mes e una Chinamartini. E alla radio si sentiva quella canzone. “Ba-ba-ba bababruen”, forse era la sigla di qualcosa, era anche in un carosello mi pare, insomma io bambino la cantavo senza sapere cosa significasse il ritornello (decenni dopo appresi essere il nome di tale Barbara Ann) e che era una canzone dei Beach Boys. Ma ba-ba-ba mi piaceva assai e la cantavo a squarciagola in soggiorno davanti alla Phonola.

Oggi la dedico ai bambini degli anni ‘60 e ad una bambina del terzo millennio, Bruna C., che pare apprezzi molto e canti  con impegno ba-ba-ba bababruen.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

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