Il 48enne pregiudicato è deceduto in ospedale dopo essere stato colpito al volto e alla nuca in via 24 metri. Due persone si sarebbero costituite
E’ deceduto in ospedale Paolo Zuppardo, 48 anni, gravemente ferito ieri sera ad Avola dopo un inseguimento. L’uomo era stato colpito da colpi di arma da fuoco ieri sera, in via 24 metri poco dopo le 21,30, e ricoverato in condizioni critiche all’ospedale Di Maria.
Secondo una prima ricostruzione dei fatti, l’uomo alla guida di una Jeep sarebbe stato inseguito da un’altra automobile per motivi ancora al vaglio degli inquirenti. La situazione è degenerata improvvisamente quando, durante l’inseguimento, dal veicolo alle spalle sarebbero partiti alcuni colpi d’arma da fuoco.
Ignoti avrebbero prima inseguito e speronato l’auto di Zuppardo, per poi aprire il fuoco a distanza ravvicinata in quello che appare come un agguato premeditato dalle dinamiche criminali.
Il conducente della Jeep è rimasto gravemente ferito, colpito al volto e alla nuca dai colpi d’arma da fuoco. Le ferite riportate da Paolo Zuppardo erano di estrema gravità, tanto che l’uomo era stato immediatamente trasportato al pronto soccorso dell’ospedale Di Maria in condizioni critiche. E durante la notte non ce l’ha fatta.
Sul posto sono immediatamente intervenuti i Carabinieri che hanno avviato le indagini per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti e identificare i responsabili. Gli investigatori stanno acquisendo eventuali testimonianze e analizzando le tracce lasciate sul luogo dell’agguato.
Nella serata si sarebbe registrata una svolta nelle indagini: sembrerebbero essersi costituiti i due presunti colpevoli della sparatoria. Se confermato, questo sviluppo potrebbe accelerare significativamente le indagini e chiarire i contorni dell’episodio criminale.
La vittima dell’agguato è Paolo Zuppardo, pregiudicato noto alle forze dell’ordine, anni fa era stato indagato nell’ambito dell’operazione dei carabinieri “Eclipse” con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti e tentata estorsione aggravata. S era reso protagonista anche di minacce aggravate nei confronti del giornalista Paolo Borrometi e per minacce verbali al parlamentare nazionale Luca Cannata, all’epoca dei fatti sindaco di Avola.